Il Congresso Mondiale Dignità del bambino nel mondo digitale

“Obiettivo dell’incontro è creare una piattaforma di discussione e di condivisione e soprattutto lanciare una serie di azioni nella lotta all’abuso sessuale di minori on line e per la protezione dei minori nel mondo digitale”. Padre Hans Zollner, presidente del Centro protezione dei minori dell’Università Gregoriana, presenta gli obiettivi del primo congresso globale di questo genere che avrà per titolo “Child Dignity in the Digital World” (La dignità del minore nel mondo digitale) e si terrà a Roma dal 3 al 6 ottobre. Si affronteranno problemi quali sextortion, sexting, cyberbullying, grooming. Le vittime sono soprattutto bambini e adolescenti. D’altronde un quarto dei più di 3,2 miliardi di utenti di internet nel mondo sono minori. Si calcola che più di 800 milioni di giovani è esposta al rischio di divenire vittima di adescamento sessuale su Internet. Quali sono, padre Zollner, i dati del fenomeno che più preoccupano? “L’abuso sessuale sui minori – risponde – esiste in tutte le società, culture e Paesi del mondo. È un male molto più diffuso di quanto si pensi. L’Unione europea ha lanciato qualche anno fa una iniziativa dal titolo, ‘Uno su cinque’. Significa che un ragazzo o una ragazza su cinque, e cioè il 20% di tutti i ragazzi in Europa, è abusato e abusata sessualmente. Sono cifre orrende”.

In questo contesto, “internet – che è uno strumento di comunicazione meraviglioso – può diventare molto pericoloso aggiungendo pericolo al pericolo. Si pensi per esempio al fenomeno del sexting in cui cadono soprattutto le ragazze… C’è poi il fenomeno di violenza sessuale su bambini anche molto piccoli che viene ripreso live in un Paese del mondo e visto in diretta e a pagamento da qualsiasi punto della terra”. Zollner, intervistato dal Sir, aggiunge: “abbiamo deciso di organizzare questa conferenza per mettere attorno allo stesso tavolo tutti i responsabili e capire come fare ciascuno e tutti insieme la propria parte”.

“Il nostro Centro si impegna da 6 anni in questo cammino per la protezione dei minori – ha aggiunto Zollner, durante la presentazione dell’evento nella Sala Stampa della Santa Sede – questo Congresso aprirà un nuovo scenario su diversi versanti, il primo di tutti è riuscire ad offrire a tutti gli ambienti coinvolti una piattaforma comune  unica nel suo genere, come mai ne sono state organizzate prima: saranno infatti presenti governi, Ong, Forze dell’ordine, grandi aziende come Facebook, Microsoft e Google, ma anche Fondazioni che lavorano da tempo per proteggere i bambini, il top degli scienziati esistenti in questo ambito e rappresentanti di altre religioni”. “Ho capito che un unico ambiente non riesce a governare questa situazione – ha proseguito Zollner – e per questo abbiamo deciso di mescolare le diverse professioni affinché si parlino, discutano e propongano delle conclusioni che vogliamo presentare al Santo Padre all’Udienza finale del 6 ottobre”. Il presidente del Centro ha poi raccontato come tutti abbiano subito accettato l’invito, in particolar modo il Papa: “quando gliel’abbiamo chiesto, immediatamente, senza un secondo di dubbio, ha detto ‘sì, lo mettiamo in agenda’”. Padre Zollner ha insistito molto sulla necessità di proporre conclusioni perché, ha detto, in passato ha partecipato a diversi incontri su questo tema, ma ne è uscito sempre con più domande che risposte” ed ha finito la sua presentazione raccontando ai giornalisti presenti come negli ultimi anni non abbia incontrato “un solo genitore che non sia preoccupato dall’accesso dei propri bambini” in questa zona digitale “che fino a 5-10 anni fa non produceva questi rischi”, e di come “nessuno di loro” sappia “cosa fare”.

All’iniziativa ha preso parte anche SOS Il Telefono Azzurro Onlus, “che da trent’anni lavora nell’ambito degli abusi sui minori” e il cui fondatore e Presidente, Ernesto Caffo, ha spiegato di aver deciso di aderire essendo questo sempre più “un fenomeno online”. “Capire come si possa migliorare l’aiuto offerto alle vittime ma anche come prevenire queste situazioni saranno due punti centrali dell’evento – ha affermato Caffo – ma il tutto sarà inserito in un contesto più ampio, quello di una rete, ed è un elemento quanto mai importante per riuscire a capire come intercettare questi problemi”. “Chiaramente questa conferenza non è un punto d’arrivo ma di partenza su un problema comune e speriamo che il documento che ne uscirà fuori, anche grazie all’intervento di Papa Francesco, venga poi adottato dai diversi governi, a partire da quello italiano”.

Infine padre Federico Lombardi, ex direttore della Sala Stampa, presente anche lui alla conferenza, ha spiegato come tutto il programma del Congresso sarà disponibile sul sito dell’iniziativa e i numerosi interventi visibili in tempo reale sul canale youtube dedicato.