Contro xenofobia e razzismo “osare la fraternità”. 100 mila in marcia sulla Perugia-Assisi

Quando alle 14 la testa del corteo si è avvicinato ad Assisi il fiume di persone in cammino è lungo quasi 15 chilometri.

100 mila giovani hanno percorso a piedi i 24 km tra Perugia e Assisi per dire stop alle guerre, alla vendita di armi, alle ingiustizie sociali, al razzismo, alla devastazione dell’ecosistema. Prima che sia troppo tardi. Prima che l’imbarbarimento di questa civiltà raggiunga anche in Italia un punto di non ritorno.

«La marcia, anche quest’anno, come nella sua lunga storia, è una testimonianza corale di speranza e fraternità – ha scritto Mattarella nel suo messaggio -. Le nostre società continuano ad avere un gran bisogno di donne e uomini di pace». «La pace coinvolge e sfida la cultura, l’economia, la politica, l’educazione, interpella ciascuno», prosegue il capo dello Stato che evidenzia la necessità di «non retrocedere per nessuna ragione sui diritti della persona».

Al corteo hanno partecipato tra gli altri il segretario del Pd Maurizio Martina, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, con Pietro Grasso e Laura Boldrini (LeU) e il presidente di Slow Food, Carlo Petrini.

Il manifesto finale della giornata è un invito all’accoglienza e a «non lasciare nessuno solo»: «Diciamo basta all’individualismo e alla competizione che ci impediscono di rispondere ai bisogni fondamentali delle persone – sottolineano i promotori – . Prendiamoci cura di tutti, senza distinzioni, a cominciare dai più vulnerabili». «Rimettiamo al centro della nostra comunità, della nostra società le persone, tutte le persone, la loro dignità e i loro diritti umani fondamentali – prosegue il documento -. Costruiamo un argine alla violenza diffusa, al razzismo, alle discriminazioni, al bullismo, alle parole dell’odio…Riaffermiamo il dovere umano di assicurare ad ogni persona dignità e rispetto. Riaffermiamo il principio universale di uguaglianza e di giustizia. Riaffermiamo il dovere di proteggere ovunque tutte le persone minacciate da violenze, guerre, persecuzioni, sfruttamento e sistematiche violazioni dei diritti umani!»

Sono passate solo 24 ore dalla manifestazione in sostegno del sindaco di Riace Mimmo Lucano, ma è come se un filo invisibile unisse questi due eventi. All’apertura della marcia Flavio Lotti, tra gli organizzatori, anima della manifestazione, propone Domenico Lucano premio Nobel per la pace. Pace.

Prima che l’indifferenza si impadronisca delle nostre vite rendendoci complici «Osiamo la fraternità», così come ha esortato Flavio Lotti.