Francesco esorta a parlare chiaro in difesa della dignità della persona umana

“Parlare chiaro e non voltare la faccia dall’altra parte di fronte agli attacchi al valore della vita umana dal concepimento al suo naturale tramonto, di fronte alla dignità della persona umana, di fronte ai mali sociali, di fronte alle varie forme di povertà”. Lo ha chiesto Papa Francesco ai partecipanti all’Incontro promosso dalle Famiglie del Preziosissimo Sangue, laici, suore e sacerdoti, cioè, seguaci di San Gaspare Del Bufalo. “La testimonianza dei discepoli di Gesù è chiamata a toccare la vita delle parrocchie e dei quartieri, a non lasciare indifferenti ma a incidere, trasformando i cuori e la vita delle persone”, ha detto loro il Papa osservando che “Viviamo un tempo nel quale è necessario portare avanti la rivoluzione della tenerezza”.

Nella vostra missione – ha continuato Francesco rivolto ai seguaci di San Gaspare Del Bufalo – siete chiamati ad arrivare a tutti, a farvi capire da tutti, ad essere cioè “popolari” usando un linguaggio grazie al quale tutti possano comprendere il messaggio del Vangelo”.

“I destinatari dell’amore e della bontà di Gesù – ha ricordato in prpososito Bergoglio – sono tutti: i vicini, ma soprattutto i lontani. Pertanto, occorre individuare le forme più adatte per riuscire ad avvicinare una molteplicità di persone nelle case, negli ambienti sociali e nella strada”. “Per fare questo – ha scandito il Papa – avete davanti l’esempio di Gesù e dei discepoli che camminavano per le strade della Palestina annunciando il Regno di Dio con tanti segni di guarigione che confermavano la Parola. Sforzatevi di essere immagine di una Chiesa che cammina per strada, fra la gente, anche rischiando in prima persona, condividendo gioie e fatiche di quanti incontrate”.

Infine, Francesco ha suggerito ai seguaci di San Gaspare di essere “popolari” usando cioè “un linguaggio grazie al quale tutti possano comprendere il messaggio del Vangelo. I destinatari dell’amore e della bontà di Gesù sono tutti: i vicini, ma soprattutto i lontani”. “Occorre individuare – ha concluso – le forme più adatte per riuscire ad avvicinare una molteplicità di persone nelle case, negli ambienti sociali e nella strada. Per fare questo, avete davanti l’esempio di Gesù e dei discepoli che camminavano per le strade della Palestina annunciando il Regno di Dio con tanti segni di guarigione che confermavano la Parola. Sforzatevi di essere immagine di una Chiesa che cammina per strada, fra la gente, anche rischiando in prima persona, condividendo gioie e fatiche di quanti incontrate”.

Nella foto: il recupero a Tripoli della salma di una dei tre bambini affogati