I funerali di Carlo Vanzina. Don Andrea: “è già in Paradiso”. Anche Berlusconi a Santa Maria degli Angeli

Nell’ultima telefonata Carlo Vanzina aveva detto al suo amico sacerdote don Andrea: “combatto e mi affido”. “Una vita che si affida – ha commentato il religioso nell’omelia pronunciata alle esequie nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma – è già Paradiso. Per questo è stato un maestro della commedia italiana, sapeva leggere i sentimenti e la persona nel profondo. Caro Carlo non siamo qui per il tuo passato ma per il tuo presente e il nostro futuro”.

“Carlo – ha aggiunto don Andrea – ci lascia un grande insegnamento: lo straordinario e l’ordinario. Ci ha insegnato che non è importante stare sotto i riflettori perché prima o poi si spengono. Ci ha insegnato a dare valore alla quotidianità. Chi fa questo porta un pezzo di cielo sulla Terra”. Lo ha detto Don Andrea durante l’omelia del funerale di Carlo Vanzina nella chiesa di . “La vita piena – ha continuato il sacerdote – è un po’ l’immagine di Carlo. Non importa quanto viviamo ma è importante il segno che lasciamo su questa Terra e importa l’amore che riceviamo e quello che riusciamo a rendere. Era un gran signore, un uomo di cultura e di fede, manifestata con discrezione. Parlava sempre dei film degli altri e non dei suoi. Mi ha colpito quando l’ho invitato in parrocchia per parlare con i ragazzi e si è mostrato molto disponibile. In quell’occasione non parló mai di sé, ma ha ricordato il padre al quale diceva di dovere tutto e ha parlato del fratello e della sua famiglia”.

nell’orazione funebre, Pupi Avati ha dichiarato: “più che raccontare se stesso Vanzina ha raccontato l’Italia in cui molti si sono riconosciuti. Credo che Carlo abbia inventato un mondo, uno star system, ha dato voce e volto a una serie di attori che il cinema italiano nel suo snobismo non avrebbe considerato”. Lo ha detto Pupi Avati che ha dato l’estremo saluto all’amico Carlo Vanzina nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma. “I fratelli Vanzina hanno dato voce agli attori ‘minori’ – ha aggiunto il regista – e hanno ereditato dal padre Steno il senso del pudore e il senso di riconoscenza per avere avuto l’opportunità di fare questo mestiere straordinario”.

Al funerale hanno partecipato tantissimi artisti ma anche politici del livello di Silvio Berlusconi (presente con il fido Gianni Letta): “Carlo Vanzina – ha detto l’ex premier – ha rappresentato benissimo il filone cinematografico ironico che è la specialità del nostro cinema. Era un amico, lo conoscevo molto bene”.