La Giornata dei poveri

Il protagonismo dei poveri e l’approfondimento del loro sapere, di cui spesso loro stessi sono inconsapevoli, rappresentano le nuove mete della lotta alla povertà che caratterizza la Giornata Mondiale dei poveri, che verrà celebrata oggi anche alla Camera dei Deputati. Al centro della riflessione il monito di una lapide che a Parigi invita tutti i cittadini a esprimere solidarietà nei riguardi di coloro che vivono nella miseria, e che ha certamente una valenza ancor maggiore in questa Giornata.

La lapide in onore delle vittime della miseria, sul Sagrato delle libertà e dei diritti dell’uomo al Trocadero, recita:
LE 17 OCTOBRE 1987,
DES DEFENSEURS DES DROITS DE L’HOMME ET DU CITOYEN DE TOUS PAYS SE SONT RASSEMBLES SUR CE PARVIS. ILS ONT RENDU HOMMAGE AUX VICTIMES DE LA FAIM, DE L’IGNORANCE ET DE LA VIOLENCE. ILS ONT AFFIRME LEUR CONVICTION QUE LA MISERE N’EST PAS FATALE. ILS ONT PROCLAME LEUR SOLIDARITE AVEC CEUX QUI LUTTENT A TRAVERS LE MONDE POUR LA DETRUIRE.

Il 17 ottobre 1987, i difensori dei diritti dell’uomo e del cittadino di tutti i paesi si sono riuniti su questo sagrato (nella foto). Hanno reso omaggio alle vittime della fame, dell’ignoranza e della violenza. Hanno affermato la loro convinzione che la miseria non è fatale. Hanno proclamato la loro solidarietà con coloro che lottano in il mondo per distruggerla.

L’iniziativa è stata di padre Joseph Wresinski, un religioso nato da padre polacco e madre spagnola, inviato dal suo vescovo nel 1956 di raggiungere un campo di senza tetto, a Noisy-le -Grand (nella regione parigina).

Il 14 luglio 1956, raggiunge le 252 famiglie riunite nel campo dei senza alloggio. Prova un vero choc. “Quel giorno lì sono caduto in disgrazia”, scriverà più tardi. D’ora in poi, consacrerà tutte le sue forze a far conoscere questo popolo che fa questua di dignità, un popolo con un pensiero ed una esperienza unica, indispensabili alla società. “Sono stato ossessionato dall’ idea che mai queste famiglie sarebbero uscite dalla miseria anche per molto tempo, se non sarebbero state accolte nel loro insieme, in qualità di popolo, laddove gli altri uomini discutevano. Mi sono promesso che se fossi rimasto, avrei fatto in modo che queste famiglie potessero salire i gradini del Vaticano, dell’ Eliseo, dell’ ONU…”

A Noisy le Grand, proporrà alle famiglie di creare un giardino per bambini ed una biblioteca.

“Non é di tanto cibo, di vestiti che questa gente aveva bisogno, ma di dignità, di non dipendere più dal ben volere altrui”. Una cappella, un atelier per giovani ed adulti, una lavenderia, un salone di bellezza per le donne, dovranno esser realizzati poco a poco. Con le famiglie che vivono a Noisy le Grand, padre Joseph Wresinski, creerà un’ associazione che diventerà “ Aide à Toute Détresse” (ATD) – cioé aiuto a tutta la miseria-. Una certezza anima padre Joseph: ”La miseria é opera degli uomini, solo gli uomini posso distruggerla”.