La Giornata dei Rom e Sinti. Papa Francesco: pace e fratellanza, no alle discriminazioni

“Un saluto speciale rivolgo ai Rom e ai Sinti qui presenti, in occasione della loro Giornata Internazionale, il Romanò Dives”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto alle comunità nomadi che hanno partecipato in piazza San Pietro alla messa per la Festa della Divina Misericordia, che coincide con l’odierna Giornata per i loro diritti. “Auguro – ha scandito il Papa – pace e fratellanza ai membri di questi antichi popoli, e auspico che la giornata odierna favorisca la cultura dell’incontro, con la buona volontà di conoscersi e rispettarsi reciprocamente. E’ questa la strada che porta a una vera integrazione”.
“Cari Rom e Sinti – ha poi aggiunto Francesco – pregate per me e preghiamo insieme per i vostri fratelli rifugiati siriani”.

“Lavorare perché si abbattano i muri dell’indifferenza, del sospetto, dei preconcetti che sono alla base della discriminazione”, ha chiesto la Santa Sede con una nota pubblicata sul suo sito internet che “Papa Francesco ha ripetuto più volte che i rom sono “i più vulnerabili” e che si dovrebbe lavorare per “l’integrazione e la promozione della persona”. Nell’incontro con i partecipanti al pellegrinaggio del popolo gitano, il 26 ottobre 2015, a ricordo del 50.mo anniversario della storica visita di Papa Paolo VI al campo nomadi di Pomezia, il Pontefice ha evidenziato che i pregiudizi vanno sradicati, e che “nessuno si deve sentire isolato, nessuno è autorizzato a calpestare la dignità e i diritti degli altri”.

Un messaggio, sottolinea la nota, che Papa Francesco ha portato con la sua presenza e la sua vicinanza ai tanti nomadi, profughi sudamericani e ucraini che vivono all’interno del campo di Pietralata, a Roma. Una tappa che aveva preceduto la sua visita alla parrocchia di San Michele Arcangelo, l’8 febbraio 2015.