La visita del vescovo D’Ercole rimette al centro della diocesi le periferie di Cervara e Colonna. L’incontro con il pittore Augusto Piccioni

Monsignor D’Ercole impartirà oggi il sacramento della cresima a nove ragazzi. L’ultimo giorno della visita pastorale alla parrocchia di Mozzano è stato all’insegna della gioia, della festa e dell’accoglienza del vescovo Giovanni che ha portato i tutti i quindici paesi della parrocchia la tenerezza evangelica di un padre che ha il desiderio di incontrare i suoi figli. Gli ultimi paesi visitati nella giornata di sabato sono stati Cervara e Colonna. Frazioni che spesso essendo ai confini del comune di Ascoli si sentono molto periferie e sono stati invece rimessi al centro dell’attenzione della chiesa ascolana dal vescovo, in un momento di autentica gioia evangelica!

 

Ad accogliere il vescovo nella chiesa di Cervara, dedicata a Santo Stefano Diacono e Martire, c’era anche il grande artista Augusto Piccioni che 40 anni fa ne ha affrescato le pareti. La chiesa, ha spiegato Piccioni al presule, risale al XV secolo e probabilmente, da come dicono i più anziani degli abitanti, era stata costruita, più piccola di quella attuale, nella parte più alta del paese, detta appunto Colle della Chiesa, ove, dicono, fino a circa 70 anni addietro ancora vi erano le tracce perimetrali. Oggi la chiesa si trova nella parte bassa del paese e sopra il portale è incisa la data del 1707. Non si notano sui muri segni di riallacci e questo farebbe pensare che non si trattò di un ampliamento della vecchia chiesa ma della costruzione di una nuova come, appunto, viene tramandato. La chiesa, di forma rettangolare è semplice e spoglia.

Nel 1969 Augusto Piccioni, ventenne, dipinse direttamente sulle quattro pareti le stazioni della Via Crucis e sulla parete dietro l’altare un Cristo risorto e una statuina dell’Immacolata. Recentemente Piccioni ha ripreso i lavori pittorici della chiesa ed ha sostituito il Cristo risorto e la statua dell’Immacolata con un dipinto, terminato nel 2004, che occupa tutta la parete. Nella parte bassa sono raffiguranti i Santi Emidio, Antonio da Padova, il patrono Stefano e Martino. In alto, circondati da angeli con sembianze di varie etnie, la Vergine e Cristo risorto. Ultimamente, all’ingresso, è stata murata sulla parete, a sinistra della porta, una piccola acquasantiera in ceramica dipinta da Gabriella Tosi.