“Lo spirito di Assisi” in trasferta a Bologna. Monsignor Zuppi ospita il tradizionale incontro dei leader delle religioni mondiali promosso da S. Egidio

La città di Bologna, crocevia di incontro e tra i popoli e sede europea di antica cultura, ospiterà dal 14 al 16 ottobre la 32ª edizione di “Ponti di pace. Religioni e culture in dialogo”. L’appuntamento, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’arcidiocesi di Bologna è stato presentato dall’arcivescovo Matteo Zuppi. Si tratta della 32/a tappa di quello spirito d’Assisi inaugurato nel 1986 da Giovanni Paolo II e portato avanti dal movimento fondato da Andrea Riccardi.

“Chi usa il nome di Dio per la guerra, bestemmia. Una città come Bologna che ha nei suoi cromosomi l’accoglienza, l’incontro, la libertà e il rispetto dell’altro è ben contenta – ha detto Zuppi – di accogliere questo pellegrinaggio”. Monsignor Zuppi ha ricordato che “chiave e metodo della solidarietà è il dialogo, che non è solo una bella virtù ma anche una necessità stringente in una città come la nostra, abitata da 60mila persone di cittadinanza straniera, appartenenti a 149 nazionalità. Il 15% dei bolognesi rappresenta quindi tra noi un ventaglio di lingue, etnie, religioni. Al di là del contribuito alla vitalità economica, questa varietà è una grande risorsa di cultura e umanità nel e per il nostro tessuto sociale. Ciò avviene se ciascuno si sente parte di una realtà più grande, ne rispetta le regole e i valori e al tempo stesso vi apporta il meglio di sé. Un mosaico è composto da tante tessere, ognuna con la propria forma e i propri colori. Quando accetta d’inserirsi armonicamente in mezzo alle altre non perde la propria identità, anzi la realizza a un livello più alto e completo”. Per l’arcivescovo, “è parte di questo ‘fare mosaico’ per il bene della città il 32° incontro interreligioso per la pace, un’iniziativa lanciata nel 1986 da Papa Giovanni Paolo II, e che da allora ha fatto sosta in tante città d’Italia e d’Europa. Quest’anno è la volta di Bologna. Sarà una bella occasione per intrecciare insieme fili di pace”.

Come da tradizione, il convegno si articolerà in un’assemblea plenaria di apertura al Centro congressi della Fiera, nel pomeriggio di domenica 14 ottobre, quindi una serie di panel tematici nel cuore della città, il 15 e 16 mattina. A conclusione la cerimonia finale in piazza Maggiore, il pomeriggio di martedì 16 ottobre. Tra i temi che saranno affrontati nei panel ci sono la globalizzazione, le guerre dimenticate, lo “spirito di Assisi” e la geopolitica del dialogo, il “diritto alla cultura”, i cristiani e i poveri e i giovani e la pace. Si parlerà anche di migrazioni e futuro del mondo e di Europa dei popoli, Europa dello spirito. Spazio alla storia con un’analisi del dramma di Auschwitz, alla figura di Giovanni Paolo II “il Papa del dialogo” e verrà offerto uno sguardo anche su “Europa e Africa, un’alleanza per il futuro”.

Saranno presenti, tra gli altri, Ahmad Muhammad Al-Tayyeb, Grande Imam di Al-Azhar (Egitto), Haim Korsia, rabbino capo di Francia, Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, la senatrice Liliana Segre, i cardinali Orlando Beltran Quevedo (arcivescovo di Cotabato, Filippine) e Vinko Puljic (arcivescovo di Vrhbosnia-Sarajevo, Bosnia e Erzegovina), Romano Prodi, il sociologo Giuseppe De Rita e il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. Sono attesi anche il vescovo luterano Gerhard Ulrich, presidente del Velkd (Germania), e Bernice King, pastore battista e la figlia di Martin Luther King (Usa).