Matteo Salvini a gamba tesa su primarie Pd e sul razzismo in Italia: “In Italia non si può parlare di razzismo, conosco i numeri”

Sabato scorso la città di Milano è stata teatro di una grande manifestazione contro il razzismo che ha visto la partecipazione di tantissima gente, unita per dire “no” ad ogni forma di discriminazione. La giornata è stata commentata da Matteo Salvini, leader della Lega Nord e Ministro dell’Interno, che, intercettato dai microfoni del quotidiano La Stampa, ha dichiarato come in Italia non si possa parlare di razzismo: “conosco tutti i numeri”. Interrogato dai giornalisti sulle primarie del Partito Democratico ha invece sottolineato: “Le rispetto, ma ora tocca a noi. In 10 anni la loro partecipazione si è dimezzata”; soffermandosi sempre sull’esperienza delle consultazioni dem, ha affermato che “Renzi, Boschi e Prodi hanno già governato, e male, per anni. Ora tocca a noi”. Il leader leghista ha augurato buon lavoro al neo segretario Nicola Zingaretti e gli ha rivolto i complimenti anche se i voti sono al minimo della partecipazione.

Pronta la risposta di Zingaretti che, a distanza, ha risposto: “Si vede che gli rode, come si dice a Roma, perché non si aspettava 2 milioni di cittadini… Quando fa queste battute sono molto sereno, perché significa che si chiudono nel bunker della gestione del potere”. Salvini è tornato poi sulla manifestazione di Milano definita pacifica e assolutamente legittima: “Ognuno protesta per quello che vuole, ma l’emergenza razzismo in Italia non esiste. A meno che dicendo che si è contro il razzismo si intenda che chiunque vuole entrare in Italia può farlo senza casa e senza lavoro. Allora non sono assolutamente d’accordo. In Italia si entra solo col permesso”.

Dario Caputo