Ascoltare, incoraggiare, indicare obiettivi e progettualità: sono queste le direttrici fondamentali della visita pastorale che il vescovo di Ascoli Piceno sta compiendo in queste settimane. Un itinerario che attraversa senza sosta territori e comunità, dove sono ancora aperte le dolose ferite del sisma e si cerca, con impegno e fatica, di tornare a programmare il futuro.
Nella parrocchia di San Lorenzo Martire in Paggese, nel Comune di Acquasanta Terme, mons. Giovanni D’Ercole si è recato, insieme al parroco don Paolo, in numerose abitazioni per portare conforto agli anziani e ai malati, distribuire la comunione e raccogliere aspettative ed esigenze. Si è intrattenuto a lungo con le persone invitando tutti ad essere luce e speranza per il prossimo e a fare della comunità una grande famiglia per superare insieme le difficoltà e progredire con più celerità sul percorso della ricostruzione e della rinascita.
Dopo la celebrazione della messa molto partecipata ed attenta, particolarmente significativo è stato l’incontro con i ragazzi della Cresima, con i genitori e i padrini. Il vescovo, nel suo intervento, ha ricordato “l’importanza di essere cristiani concreti, nella quotidianità delle opere. Occorre un cambio di mentalità per uscire dall’egoismo che ci allontana dal cuore per tornare alle radici essenziali dell’esistenza e delle relazioni”.
La giornata ha anche visto la visita al cimitero di Paggese ed una passeggiata per le vie del paese, sempre alla ricerca di quell’incontro con la gente a cui la chiesa deve saper donare accoglienza e forza interiore. Il vescovo ha anche visitato alcuni cantieri per rendersi conto di persona di quanto fatto e di quanto ancora c’è da fare.
La visita prosegue oggi con la comunità di Arola, mentre domenica mons. D’Ercole inaugurerà il parco giochi parrocchiale a cura del gruppo degli Alpini e celebrerà sul posto la Santa Messa.
Alessandro Malpiedi
