Nuovi raid russi in Siria, colpito gruppo terroristico legato ad Al Qaeda

Il leader del gruppo jihadista Jabhat Al Nusra, Abu Muhammad Al Julani, è stato gravemente ferito in un raid compiuto dalle forze russe in Siria. Lo ha reso noto oggi il ministero della difesa a Mosca aggiungendo che nell’operazione sono stati uccisi dodici comandanti del gruppo armato che si dichiara vicino alle posizioni di Al Qaeda. Negli ultimi giorni, inoltre, decine di persone sono morte in raid aerei compiuti su Raqqa, nel nord della Siria, dalle forze guidate dagli Stati Uniti. L’ex roccaforte del sedicente stato islamico (Is) è da settimane assediata da forze curde appoggiate dalla coalizione a guida statunitense.

Nel vicino Iraq le forze di sicurezza hanno lanciato quella che dovrebbe essere l’offensiva finale contro i jihadisti dell’Is che resistono a Hawija, una larga fascia di territorio nella provincia occidentale di Al Anbar, lungo la frontiera con la Siria. Si tratta dell’ultima zona del paese ancora sotto il controllo dell’Is. La notizia è stata diffusa attraverso un comunicato firmato dal comando militare iracheno.

La nuova fase delle operazioni militari si concentra sul centro di Hawija, sulla regione di Al Riyad e sui villaggi della zona. L’offensiva, che vede impegnati militari, polizia federale, unità di reazione rapida e miliziani sciiti delle Unità di mobilitazione popolare (Hashd Shaabi), era stata annunciata dal premier iracheno Haider al-Abadi il 21 settembre. Secondo il portavoce per gli affari umanitari delle Nazioni Unite, Jens Laerke, da quando sono cominciati i combattimenti quasi 20.000 civili sono fuggiti dalla regione, ma si teme che circa 80.000 persone siano rimaste intrappolate in città. Una parte dei residenti è trattenuta a forza dai jihadisti, mentre altri abitanti temono di fuggire verso le postazioni delle forze governative a causa degli ordigni esplosivi disseminati dai miliziani del sedicente stato islamico.

Fonte: L’Osservatore Romano