“Pamela, la terra ti sia lieve”. La procura di Macerata ha dato il nulla osta per le esequie della giovane romana. Intanto spunta una nuova pista

“A seguito del rilascio del nulla osta al seppellimento del cadavere di Pamela, o di quel che di esso rimane, da parte della procura di Macerata, la famiglia comunica che, nei prossimi giorni, verrà organizzato il rientro della salma a Roma ed il relativo funerale”. A darne notizia il legale della famiglia Mastropietro e zio di Pamela, l’avvocato Marco Verni. La data del funerale, che si terrò nella chiesa di Ognissanti, non è stata ancora fissata e non sarà sabato perché, spiega la mamma Alessandra, coincide con la festa del Natale di Roma.

Intanto i pm continuano a indagare, mentre alcuni media accreditano una nuova pista in qualche modo parallela a quella dei pusher nigeriani (uno solo dei quali, Innocent Oseghale, era certamente nel luogo dell’omicidio): si parla di un giro di festini a luci rosse in cui sarebbero coinvolti personaggi bene della città, riporta RaiNews24.

Una testimone ha raccontato ai carabinieri la sua personale esperienza: dieci anni fa, dopo essere stata stordita con della droga, era stata portata dal fidanzato in un casale e lì aveva incontrato molti uomini tra cui aveva riconosciuto tre poliziotti, un avvocato e alcuni esponenti dell’alta borghesia di Macerata. In seguito a quanto successo, i genitori della ragazza avevano fatto un esposto alla Procura della Repubblica a nome della figlia allora minorenne. Il fascicolo che lo conteneva scomparve misteriosamente per un anno fin quando i genitori ne fecero un secondo che venne nuovamente insabbiato. La donna ritiene che ci fosse all’epoca, e forse anche oggi, un giro di prostituzione minorile e spaccio di droga finalizzati all’organizzazione di festini a luci rosse che coinvolgerebbero giovani ragazze (in particolare quelle arrivate dall’Africa e costrette a prostituirsi). Il tutto coperto da un sistema omertoso che grazie all’influenza di facoltosi personaggi maceratesi cerca di nascondere ogni traccia delle azioni illecite compiute.