Papa Francesco a pranzo con i rappresentanti dei giovani riuniti a Panamà. Gisotti: si è parlato anche di abusi

10 giovani partecipanti alla Gmg di Panamà, 5 maschi e 5 femmine, di diverse nazionalità in rappresentanza dei 5 continenti, hanno pranzato con Papa Francesco al Seminario Maggiore San José. Al pranzo, in un clima particolarmente familiare e festoso, ha preso parte anche l’arcivescovo di Panamà, José Domingo Ulloa Mendieta.

I giovani hanno posto domande al Papa, toccando con “serietà” – ha detto Alessandro Gisotti, portavoce ad interim della sala stampa vaticana – “le difficoltà e le sfide” che incontrano nelle loro vite. Questioni forti come gli abusi nella Chiesa evocati a tavola da Brenda Noriega, di San bernardino, in California (Usa), e il confronto è stato “consolante”. Il Papa – ha raccontato la ragazza ai giornalisti – ha definito gli abusi sessuali “crimini orribili che la Chiesa non sopporta” ed ha espresso l’importanza della preghiera. Brenda racconta quanta “rabbia” ci sia negli Stati Uniti rispetto a questa piaga e “la gente reagisce velocemente. Il Santo Padre invece ci sta dicendo di pregare perché solo con la preghiera si costruisce una comunità” in grado di affrontare anche questa questione.
Il portavoce ha detto che il Papa è rimasto molto colpito dalla testimonianza di Emilda Santo Montezuma, un’indigena del Panama. “È stato molto emozionante rappresentare a Papa Francesco la popolazione indigena”. La ragazza ha ringraziato il Papa per la Laudato Si’ perché aiuta i popoli indigeni a far sentire più forte la loro voce in difesa dell’ambiente. Il Papa ha sottolineato l’importanza di salvaguardare anche le loro radici, perché un albero senza radici, muore. Dennis Montano Galdamez (Australia) è rimasto colpito dall’“umiltà” di Francesco. “Ho visto – dice – una persona dolce e aperta”.

Dana Salah rappresenta la Palestina. A lei il Papa, scrive il Sie, ha detto: “La Palestina sempre sarà la Terra di Gesù”. Angelina Nayire è, invece, del Burkina Faso e con Francesco ha parlato della difficoltà a tenere i giovani nella pastorale giovanile. Il Papa ha consigliato di creare attività, perché – ha detto – “i giovani hanno bisogno di lavorare”. Badwin Taitus, indiano, è rimasto particolarmente colpito di quanto “Papa Francesco ha nel suo cuore l’India”, mentre a Miguel Angel Croche Fontela, della Spagna, Francesco ha detto di “ascoltare gli adulti e imparare dalle persone anziane e dal passato per migliorare il futuro”. Il Papa ha sempre parlato in spagnolo ma si preoccupava che i ragazzi avessero modo di capire con una traduzione. Il pranzo – raccontano i giovani – è stato “appetitoso”. È stato servito cibo panamense. Dopo il pranzo, il Papa si è recato nella Cappella del Seminario dove si è raccolto in preghiera per alcuni minuti. Quindi salutando i seminaristi li ha incoraggiati a servire sempre il Signore.

Dopo il pranzo, il Papa si è recato nella Cappella del Seminario dove si è raccolto in preghiera per alcuni minuti. Quindi salutando i seminaristi li ha incoraggiati a servire sempre il Signore.