Papa Francesco: “Costruire legami per accogliere novità e ricchezze di esperienze di fede diverse”

Papa Francesco ha oggi ricevuto in Vaticano 60 partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, esortandoli a promuovere l’unità fra i fedeli tessendo legami di fraternità tra comunità: “Anzitutto, abbiamo il dovere di discernere e riconoscere la presenza dello Spirito Santo in queste comunità, cercando di costruire con loro dei legami di autentica fraternità. Ciò sarà possibile moltiplicando le occasioni di incontro e superando la reciproca diffidenza, motivata molte volte dall’ignoranza o dalla mancanza di comprensione”, ha dichiarato il Santo Padre, “Tra le varie attività condivisibili vi sono la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio, il servizio ai bisognosi, l’annuncio del Vangelo, la difesa della dignità della persona e della vita umana.”
All’interno della Chiesa cattolica è necessario trovare la comprensione, la partecipazione e la condivisione tra esperienze di fede anche diverse, superando i pregiudizi e riconoscendo “che nel tesoro inestimabile della tradizione, ricevuta dagli Apostoli, lo Spirito Santo continua a operare efficacemente”.
All’interno della Chiesa i rapporti tra le diverse comunità possono essere non sempre facili, e a riguardo il Papa ha dichiarato: “L’improvvisa comparsa di nuove comunità, legate alla personalità di alcuni predicatori, contrasta fortemente con i principi e l’esperienza ecclesiologici delle Chiese storiche. Questo può celare l’insidia di farsi trasportare dalle onde emozionali del momento e di racchiudere l’esperienza di fede in ambienti protetti e rassicuranti. Il fatto che non pochi fedeli cattolici siano attratti da queste comunità è motivo di attrito, ma può diventare, da parte nostra, motivo di esame personale e di rinnovamento pastorale”.
Bisogna quindi essere aperti ad accettare le ricchezze che si celano dietro le autentiche esperienze cattoliche ispirate a comunità e movimenti a cui non tutti possono essere abituati: “I cattolici possono accogliere quelle ricchezze che, sotto la guida dello Spirito, contribuiscono non poco al compimento della missione di annunciare il Vangelo fino ai confini della terra. La Chiesa cresce nella fedeltà allo Spirito Santo quanto più impara a non addomesticarlo, ma ad accogliere senza paura e al tempo stesso con serio discernimento la sua fresca novità. Lo Spirito Santo sempre è novità. Sempre. E dobbiamo abituarci. È novità che ci fa capire le cose più profondamente, con più luce e a cambiare  tante abitudini pure – no? – anche abitudini disciplinari. Ma Lui è il Signore delle novità.”
Il Papa ha esorato quindi a non trincerarsi dietro le proprie convinzioni e abitudini, ma ad “abbracciare il abbracciare il rischio di avventurarsi nella promozione dell’unità: con fedele obbedienza ecclesiale e senza spegnere lo Spirito”