Pedofilia. Il Papa chiede determinazione e tolleranza zero ai vescovi francesi

Papa Francesco chiede ai vescovi francesi che perseverino con “determinazione” nella lotta contro la pedofilia e rimangano fedeli alla linea della “tolleranza zero” contro crimini che hanno lasciato nelle vittime “ferite” che “non conosceranno mai la prescrizione”. Lo scrive il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, in un messaggio letto a Lourdes ai vescovi francesi riuniti in Assemblea plenaria, per affrontare la questione degli abusi nella Chiesa, alla luce anche dei recenti fatti che sono emersi e sono attualmente al vaglio della giustizia.

I vescovi hanno anche incontrato per la prima volta tutti insieme sabato pomeriggio 8 vittime di abuso. “In un contesto reso difficile, a causa soprattutto dei gravi errori commessi da alcuni membri della Chiesa – si legge nel messaggio – il Santo Padre vi incoraggia a perseverare nella lotta contro la pedofilia, senza mai dimenticare di riconoscere e sostenere l’umile fedeltà vissuta nel quotidiano, con la grazia di Dio, da tanti preti, religiosi e religiose, consacrati e fedeli laici”.

Nel testo Papa Francesco lancia un auspicio: “Che l’accoglienza e l’ascolto delle vittime, le cui ferite non conosceranno mai la prescrizione, possano affermare la vostra determinazione nella messa in atto della tolleranza zero e il vostro lavoro, affinché ciascun battezzato si senta coinvolto nella trasformazione ecclesiale e sociale di cui tanto abbiamo bisogno”. Nel messaggio Francesco tocca anche altre questione sulle quali i vescovi francesi in questi giorni stanno lavorando, soffermandosi in particolare sull’accompagnamento e l’evangelizzazione dei giovani, invitando a “invocare fortemente lo Spirito Santo” perché la Chiesa si possa aprire a “vie nuove in sintonia con le attese dei giovani e con la ricerca di una spiritualità profonda e di un senso di appartenenza più concreto”. Infine il Santo Padre ha incoraggiato l’episcopato di Francia a “promuovere una cultura dell’incontro all’interno della società”.