Pedofilia. “Ristabilire la giustizia e la comunione ecclesiale”. Papa Francesco conclude con una lettera i 4 incontri con i vescovi cileni

Papa Francesco dovrebbe accettare a breve la rinuncia presentata dai quattro vescovi più vicini all’abusatore seriale padre Fernando Karadima. È quanto sembra emergere dalla lettera da lui consegnata al termine della quarta e ultima riunione con l’episcopato cileno convocato in Vaticano per un chiarimento sul caso Barros, ovvero sulle responsabilità di chi ha mentito al Papa in merito alle coperture offerte a Karadima dall’ex ordinario militare Carlos Barros, oggi vescovo di Osorno. Ma sembra di capire che non sarà lui l’unico presule a fare le valigie.

«Alla luce dei fatti dolorosi riguardanti gli abusi di minori, di potere e di coscienza, abbiamo approfondito la gravità di questi stessi fatti e le tragiche conseguenze che hanno avuto in modo particolare per le vittime. Ad alcune di queste – scrive Francesco – io stesso ho chiesto perdono di cuore, al quale perdono voi vi siete uniti in un’unica volontà e con il fermo proposito di riparare i danni causati».

«Vi ringrazio per la piena disponibilità che ciascuno di voi ha manifestato nell’aderire e collaborare a tutti quei cambiamenti e a quelle risoluzioni che dovremo implementare nel breve, medio e lungo termine, necessarie per ristabilire la giustizia e la comunione ecclesiale».

«Dopo questi giorni di preghiera e riflessione – conclude Francesco – vi invito a continuare nella costruzione di una Chiesa profetica, che sa porre al centro ciò che è importante: il servizio al suo Signore nell’affamato, nel prigioniero, nel migrante, nell’abusato».