Wojtyla il grande missionario. L’omaggio di Francesco in occasione della Giornata Missionaria. Una lettera a Filoni

“Nel giorno in cui ricorre la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II, Papa missionario, affidiamo alla sua intercessione la missione della Chiesa nel mondo”. Questo l’omaggio di Jorge Mario Bergoglio al Papa che lo ha fatto vescovo e cardinale, pronunciato all’Angelus, ricordando che proprio oggi “si celebra la Giornata Missionaria Mondiale, sul tema ‘La missione al cuore della Chiesa”‘. “Esorto tutti – ha scandito – a vivere la gioia della missione testimoniando il Vangelo negli ambienti in cui ciascuno vive e opera. Al tempo stesso, siamo chiamati a sostenere con l’affetto, l’aiuto concreto e la preghiera i missionari partiti per annunciare Cristo a quanti ancora non lo conoscono”.

Nell’occasione, Francesco ha ripetuto ancora una volta che “sono tanti i cristiani che anche ai nostri giorni, in diverse parti del mondo, subiscono discriminazioni e persecuzioni”. Il Papa ha anche sottolineato che “ieri, a Barcellona, sono stati beatificati Matteo Casals, Teofilo Casajus, Fernando Saperas e 106 compagni martiri, appartenenti alla Congregazione religiosa dei Claretiani e uccisi in odio alla fede durante la guerra civile spagnola. Il loro eroico esempio e la loro intercessione”. “Ricordo anche – ha poi concluso – che è mia intenzione promuovere un Mese Missionario Straordinario nell’ottobre 2019, al fine di alimentare l’ardore dell’attività evangelizzatrice della Chiesa ad gentes”.

La decisione di indire un mese straordinario nel 2019 è poi spiegata da Francesco in una lettera indirizzata al cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli in occasione del centenario di un documento, “la Lettera apostolica ‘Maximum illud’, nella quale Benedetto XV aveva esortato, con spirito profetico e franchezza evangelica, a uscire dai confini delle nazioni, per testimoniare la volontà salvifica di Dio attraverso
la missione universale della Chiesa”.

L’approssimarsi del suo centenario – auspica il Papa – sia di stimolo a superare la
tentazione ricorrente che si nasconde dietro ad ogni introversione ecclesiale, ad ogni chiusura
autoreferenziale nei propri confini sicuri, ad ogni forma di pessimismo pastorale, ad ogni sterile
nostalgia del passato, per aprirci invece alla novità gioiosa del Vangelo. Anche in questi nostri
tempi, dilaniati dalle tragedie della guerra e insidiati dalla triste volontà di accentuare le differenze e
fomentare gli scontri, la Buona Notizia che in Gesù il perdono vince il peccato, la vita sconfigge la
morte e l’amore vince il timore sia portata a tutti con rinnovato ardore e infonda fiducia e speranza”. “È con questi sentimenti – confida Francesco – che, accogliendo la proposta della Congregazione per
l’Evangelizzazione dei Popoli, indico un Mese missionario straordinario nell’ottobre 2019, al fine
di risvegliare maggiormente la consapevolezza della missio ad gentes e di riprendere con nuovo
slancio la trasformazione missionaria della vita e della pastorale. Ci si potrà ben disporre ad esso,
anche attraverso il mese missionario di ottobre del prossimo anno, affinché tutti i fedeli abbiano
veramente a cuore l’annuncio del Vangelo e la conversione delle loro comunità in realtà missionarie
ed evangelizzatrici; affinché si accresca l’amore per la missione, che è una passione per Gesù ma,
al tempo stesso, è una passione per il suo popolo”.