Siria. Appello del Papa: si risparmino nuove sofferenze a una popolazione tanto provata. Sabato l’incontro a Bari con i Patriarchi

Papa Francesco ha lanciato all’Angelus un nuovo appello per la Siria. “Rimane grave – ha detto – la situazione in Siria soprattutto nella provincia di Daraa da dove fuggono in queste ore migliaia di profughi. Rinnovo il mio appello perché alla popolazione duramente provata da anni siano risparmiate ulteriori sofferenze”.

“Sabato prossimo – ha poi aggiunto Francesco – mi recherò a Bari, insieme a molti Capi di Chiese e Comunità cristiane del Medio Oriente. Vivremo una giornata di preghiera e riflessione sulla sempre drammatica situazione di quella regione, dove tanti nostri fratelli e sorelle nella fede continuano a soffrire, e imploreremo a una voce sola: ‘Su di te sia pace!'”. “Chiedo a tutti – ha concluso infine rivolto alla folla – di accompagnare con la preghiera questo pellegrinaggio di pace e di unità”.

“Le cifre della Siria sono spaventose. Un quarto dei siriani sono rifugiati ma oltre a questi 5,5 milioni di rifugiati bisogna aggiungere i 6 milioni di sfollati interni. È una catastrofe umanitaria di proporzioni mai viste prima”, ha affermato il nunzio apostolico in Siria, cardinale Mario Zenari, in un’intervista a Tv2000. “Questi 12 milioni di siriani – ha aggiunto il cardinale Zenari – che sono stati costretti ad abbandonare le proprie case e quartieri perché distrutti dalle bombe sognano di ritornare al proprio focolare. Qualcuno in alternativa sognerà anche il barcone o altre strade ma la grande maggioranza vuole tornare a casa. E nonostante le case siano ormai distrutte senza finestre, porte, acqua ed elettricità restano sempre il focolare di ciascun siriano. Per questo deve essere fermata subito la guerra e la violenza”.