La nuova marcia per Trisulti. Fratoianni: “inaccettabile che un monumento nazionale venga utilizzato per formare militanti sovranisti”

Si è tenuta la nuova marcia contro la concessione (decisa eludendo le norme vigenti che stabiliscono quali debbano essere i requisiti) all’Istituto Dignitatis Humanae della Certosa di Trisulti. “Vogliamo difendere uno spazio pubblico, un bene comune, e dire che è inaccettabile che un monumento nazionale venga concesso a una fondazione che nulla a che vedere con la tutela dei beni culturali ma che ha un obiettivo dichiarato, non previsto nel bando: quello di realizzare lì dentro un’accademia dove allevare i nuovi nazionalisti, la nuova destra”, ha spiegato Nicola Fratoianni di SI.

Gli obiettivi che intendono persegure gli organizzatori sono prima di tutto che “la Certosa torni ad essere un luogo storico e culturale aperto a tutti, svincolato da qualsiasi imposizione ideologica e credo politico; sia revocata la concessione di assegnazione alla DHI, sussistendo il fondato dubbio che ci siano elementi non conformi ai requisiti richiesti nel bando; venga immediatamente avviato uno spazio pubblico per promuovere una riflessione approfondita sulla gestione dal basso dei beni culturali”.

Intanto – a quanto sembra – i documenti legali finali sono stati firmati il ​​29 gennaio scorso, come conferma un un dettagliato comunicato stampa dell’istituto presieduto da Benjamin Harnwell che annuncia anche altre importantissime novità nell’organizzazione. Dopo un anno esatto dalla firma del contratto di concessione di 19 anni a seguito dell’aggiudicazione del Bando ministeriale, infatti, il DHI vede significativi avvicendamenti al suo interno: forse pentito di aver garantito sugli “scopi solo spirituali” di DHI, il cardinale Renato Raffaele Martino, da anni presidente onorario dell’organismmo, lascia il posto all’attuale capofila del tradizionalismo cattolico, il cardinale Raymond Burke. Ma non è solo questa la novità, perché a fine comunicato stampa, infatti, si legge che “il Dhi è profondamente onorato di dare il benvenuto a Steve Bannon nel proprio Consiglio di Amministrazione (Board of Trustees)”.

“Questa notizia – commenta il quotidiano on line L’inchiesta – non può che agitare ancor più gli animi di coloro che da tempo denunciano il tentativo del DHI di gettare le basi per costruire a Trisulti un progetto ‘politico’ fortemente connotato ed ispirato ai valori di un cristianesimo e un cattolicesimo ultraconservatori”.

“Non ci fermeremo e finchè questa Certosa non ritornerà alla fruibilità pubblica noi continueremo a protestare e a marciare”, ha dichiarato Carla Corsetti, del coordinamento nazionale di Potere al Popolo, anche lei presente all’iniziativa di Collepardo.