Università di Verona. Consigliere comunale lascia l’ateneo perché si considera discriminato

17 settembre, 10,57, il prof. Lorenzo Bernini, docente di Filosofia politica all’Università di Verona condivide sul suo profilo FaceBook il post del quotidiano online Veronasera dal titolo Migranti e identità di genere, il convegno delle polemiche riprogrammato in università e nel commento aggiunge ironico: «Forza Nuova prepara una risposta “ontologicamente superiore”, ma per fortuna non minaccia più l’uso della forza».

l convegno di cui parla Veronasera doveva svolgersi lo scorso 25 maggio ma era stato sospeso pochi giorni prima dal rettore Nicola Sartor che in una nota aveva così motivato il rinvio al 21 settembre: “per evitare situazioni critiche che possano distogliere l’attenzione dai criteri di scientificità che caratterizzano il lavoro della ricerca”. In particolare, in quei giorni il leader di Forza Nuova Luca Castellini aveva dichiarato che avrebbe impedito l’incontro «anche con la forza». Della vicenda si era interessato il nostro giornale con un intervento di Luciano Butti dal titolo: Migranti LGBT, il Comune si pronunci contro le intimidazioni

Tra i commenti al post di Bernini anche quello del professor Gian Paolo Romagnani, docente di Storia moderna all’Università di Verona, che ironizza: «Me li vedo gli ontologici! comunque parteciperà attivamente l’avvocato Bacciga (che non è di Forza Nuova ma forse un po’ peggio) ora nostro studente della laurea magistrale in storia (… io aspetto al varco a fare l’esame con me…)».

Pronto il copia-incolla del consigliere comunale Andrea Bacciga, detto Barzi (Battiti per Verona) sul suo profilo FaceBook, con un commento: «Quelli di sinistra si riempiono la bocca con le parole come rispetto e uguaglianza e poi sono i primi a discriminare e aizzare all’odio. Vergogna!». Segue una serie di interventi solidali con il consigliere. C’è chi prospetta azioni legali a scopo ludico: «Che dici Andrea Barzi ci divertiamo?» e chi definisce quelli come Romagnani «la peggior razza» per la quale «la soluzione è solo una e categorica: il loro annientamento!!!».

Lunedì 24 settembre, in serata, la reazione del Sindaco Federico Sboarina (Battiti per Verona): «Come ho già fatto, condanno ogni forma di intolleranza e di violenza, sia fisica che verbale. Un principio che vale anche nell’episodio che ha visto coinvolto il consigliere Bacciga. Non è accettabile che un docente universitario discrimini uno studente sulla base delle simpatie politiche, tra l’altro fatto da chi si professa paladino della tolleranza. Invece, il post su Facebook del professor Romagnani, che è anche la più alta carica del dipartimento di Culture e civiltà, nei confronti dell’avvocato Bacciga è decisamente intollerante. Chi ha un ruolo pubblico, e delicato nella formazione dei giovani, farebbe bene ad avere atteggiamenti più imparziali e un uso più consono delle parole».

Interpellato da Verona In, il professor Romagnani risponde così: «Non intendo dare spazio a chi cerca visibilità mediatica. È una non notizia. La mia frase scherzosa scritta sul post di un amico (“lo aspetto al varco”) la ripeto sempre agli studenti durante i corsi e nessuno si è mai sentito né discriminato né minacciato. Mai discriminato studenti in base alle idee politiche, ma in base alla preparazione». Fuori dal contesto il professore ricorda che «il Presidente Sandro Pertini riteneva che il fascismo e il nazismo non fossero “idee politiche” ma crimini».

Cosa fa Bacciga? Lascia l’università dopo aver ammesso di essere rimasto un po’ indietro con gli esami, come si legge dalle dichiarazioni pubblicate il 25 settembre dal quotidiano L’Arena, «perché dei docenti ostacolano il mio diritto allo studio».

fonte: veronaIn