Venezuela. Inizia il dialogo promesso da Maduro. Il nunzio apostolico e Bertucci a Miraflores

Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, si è incontrato ieri (venerdì 25) con il rappresentante del Vaticano in Venezuela, l’arcivescovo Aldo Giordano, al Palazzo Miraflores, nel quadro della richiesta di dialogo tra l’opposizione venezuelana e il governo. “L’incontro è servito per discutere questioni in campo politico e sociale e rafforzare le relazioni con il Vaticano”, ha fatto sapere lo staff del presidente. Il nunzio apostolico Giordano, aveva partecipato nel 2016, come mediatore al tavolo di dialogo tra governo e opposizione come rappresentante del Vaticano. In precedenza, il capo dello stato ha incontrato il presidente della Banca di sviluppo per l’America Latina (CAF), Luis Carranza e il senatore statunitense Bob Corker.

Un segnale importante arriva anche dall’incontro di Maduro con Javier Bertucci, candidato sconfitto alle presidenziali, sul proprio incontro con Maduro “sulla scia del nuovo tentativo di dialogo politico lanciato dal presidente”. Maduro ha dichiarato che la riunione con Bertucci ha avuto come meta cercare la riconciliazione tra i venezuelani. Il presidente ha twittato: “siamo qui, in dialogo permanente per la riconciliazione della Patria. In Venezuela ci stiamo tutti. Assieme tutto è possibile!”

Bertucci si è recato da lui, ha spiegato, per “portare proposte e contribuire con la riconciliazione del paese”. L’ex candidato ha detto che doveva sottoporre al presidente delle proposte molto specifiche: “Sono venuto responsabilmente e ho fatto delle petizioni specifiche; ho segnalato al presidente che c’è bisogno di risposte urgenti con rispetto ai prigionieri politici, e lui si è impegnato a fare dichiarazioni sul tema, e libererà i detenuti secondo il caso”.

Inoltre, Bertucci ha informato di aver conversato con Maduro sulla necessità di aprire un canale umanitario e, stando alle sue dichiarazioni, il presidente si sarebbe mostrato disposto ad accettare l’aiuto per la popolazione per quello che riguarda il cibo e le medicine.

Un altro tema affrontato è stato quello delle presunte irregolarità denunciate durante la giornata elettorale sulle quali il pastore evangelico ha chiesto risposte (anche se in realtà i ricorsi sono “fotocopie” e riguardano non direttamente il voto ma la posizione dei gazebo che in qualche caso – secondo gli esposti – erano distanti meno di 200 metri dai seggi).

Anche i ministri per l’Informazione e la Comunicazione, Jorge Rodríguez, e la presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente, Delcy Rodríguez, hanno partecipato all’incontro. Rodríguez non ha perso l’opportunità per assicurare che il presidente Maduro cerca di attuare una politica per la pace in Venezuela. “Il giorno dopo le elezioni il paese si è svegliato in completa pace” ha ribadito. Rodríguez, secondo quanto riporta La Voce d’Italia, giornale on line degli italiani in Venezuela, ha affermato che “la prima proposta di Maduro per questo nuovo inizio è la ricerca di un dialogo profondo per dirci le cose più dure ma in un clima costruttivo e di convivenza e cercare di raggiungere soluzioni per i problemi politici, economici e sociali che vive il Venezuela”.