Venezuela. Ripresi i colloqui di pace a Santo Domingo

Il governo venezuelano e l’opposizione si sono nuovamente incontrati nella Repubblica Dominicana per concludere un accordo di pace.
La nuova sessione fa seguito ai colloqui del 15 dicembre, che hanno creato un clima di maggiore fiducia pur senza raggiungere un accordo sulle richieste dell’opposizione venezuelana. In effetti, ci sono stati molti ostacoli posti dai leader dell’opposizione prima di sedersi a parlare con il governo centrale, nella speranza di raggiungere un accordo grazie al quale in Venezuela le due parti possano vivere insieme la pace.

Secondo la dichiarazione del ministro degli Esteri domenicano, Miguel Vargas, “i rappresentanti del governo e l’opposizione venezuelana hanno mostrato un grande impegno per questo dialogo. Pertanto, ci auguriamo che con i negoziati raggiungeremo un accordo definitivo”.

Il cancelliere domenicano spera che questa plenaria sarà l’ultima prima dell’accordo di pace e riconciliazione in Venezuela. Infatti il popolo venezuelano soffre a causa del blocco economico internazionale, attraverso il quale le potenze straniere hanno soffocato l’economia del bellissimo paese sudamericano.

L’analista politico Miguel Jaimes, ha però affermato in un’intervista in esclusiva per TeleSUR, che l’opposizione venezuelana fa credere alla popolazione di essere interessata a un processo di pace e dialogo per la riconciliazione in Venezuela, ma ciò che realmente accade è qualcosa di completamente diverso

“Ci sono parti dell’opposizione che vogliono il dialogo, che vuole la riconciliazione, contrariamente ad altri settori che sono contrari al dialogo proposto dal governo nazionale, che mostra una frattura all’interno dell’Ufficio dell’Unità”, ha detto Jaimes.

Allo stesso modo, l’analista ha sottolineato che ci sono fattori esterni che favoriscono o meno le condizioni del dialogo e che ci sono agenti interni dell’opposizione che beneficiano di un contributo di “nuovi dollari dagli Stati Uniti” per il sabotaggio del dialogo.