Cultura

Vittime di mafia, Peppino Fazio ospite all’Istituto Professionale Alberghiero “G. Salvemini”

La Redazione
Michele Fazio
L'incontro si è svolto nell'ambito del progetto Letture in corso…Educazione alla legalità", riservato alle classi II A, I B e II B
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Nell’ambito del progetto “Letture in corso…Educazione alla legalità”, riservato alle classi II A, I B e II B, è intervenuto all’Istituto Professionale Alberghiero “G. Salvemini” di Fasano, presieduto da Rosanna Cirasino, Peppino Fazio, padre di Michele, ucciso per sbaglio dalla mafia barese il 12 luglio 2001.

Nel corso dell’incontro, sono stati letti degli estratti dal libro “Il grido e l’impegno” di Francesco Minervini, che racconta la “storia spezzata” di Michele Fazio. Gli studenti, dopo aver letto e analizzato il libro in questione, hanno formulato diverse domande a Peppino Fazio, che ha risposto a cuore aperto catturando l’attenzione degli studenti.

«Più che parlare di coraggio – ha detto Peppino Fazio – ho avuto tanta rabbia nell’affrontare la mafia barese del mio quartiere. Dopo l’uccisione di mio figlio, le finestre della mia casa sono rimaste chiuse a lungo, perché di fronte abitano alcune persone legate ai clan mafiosi. Provavo un senso di disgusto nei loro confronti, soprattutto dopo l’archiviazione delle indagini riguardanti la morte di mio figlio. Ma quando gli organi competenti, dopo una grande azione investigativa della Polizia dello Stato, hanno riaperto le indagini, io e mia moglie Lella ci siamo affacciati sul balcone di casa e abbiamo ripreso a respirare il profumo della libertà. E della giustizia. Oggi – ha aggiunto Peppino Fazio con una punta d’orgoglio – le finestre dell’abitazione di fronte alla nostra sono chiuse. Un fatto simbolico, certo. Ma anche il frutto del nostro lavoro incessante: siamo determinati a proseguire la nostra battaglia, nel segno della legalità e con la forza di chi crede nel valore delle istituzioni e delle forze dell’ordine».

Peppino Fazio ha parlato anche dei numerosi progetti in corso riservati agli ex detenuti e soprattutto ai ragazzi che vivono nei quartieri a rischio di Bari. «Grazie a don Luigi Ciotti, che conosco da tanti anni e con il quale collaboro costantemente, abbiamo in cantiere il recupero e il successivo riutilizzo a fini sociali di un grande giardino di una casa confiscata alla mafia barese».

Da diversi anni, Peppino Fazio e sua moglie Lella sono ospiti di scuole, istituzioni, associazioni non solo pugliesi, ma anche di altre regioni meridionali e settentrionali: la narrazione del lutto familiare mira essenzialmente all’educazione alla legalità.

Anche all’Istituto Alberghiero “G. Salvemini” di Fasano è emerso con forza questo dato: gli studenti hanno interagito in modo proficuo al punto da commuovere Peppino Fazio.

«Il vostro interesse e la vostra partecipazione – ha concluso Peppino Fazio – mi danno la forza per continuare la mia battaglia per la legalità».

Il progetto “Letture in corso…Educazione alla legalità” dell’Istituto Professionale Alberghiero “G. Salvemini” di Fasano, è stato organizzato dalle docenti Angelica Brunetti, Angela Ranieri Dellino, Lucia Sibilio e Nunzia Todero.

sabato 26 Maggio 2018

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