Nella giornata di ieri, a una manifestazione No Tav, Beppe Grillo ha ricordato i "gioielli" del trasporto veloce italiano come il Pendolino.

"La Svizzera e la Svezia non hanno fatto il cemento per l'alta velocità", ha tuonato Grillo. "Hanno i nostri treni ad assetto variabile come il Pendolino e fanno la stessa velocità che abbiamo noi!". Quindi, "dobbiamo sederci a un tavolo con ingegneri, architetti, artisti e filosofi perché il mondo va avanti ad una velocità pazzesca. E la politica ha l'obbligo di avere una visione del futuro". 

Queste le sue parole, riportate del resto da tutti i giornali nella giornata di oggi. Ma Grillo dice la verità? E il suo è un discorso che fila?

Indubbiamente sul Pendolino non può che darglisi ragione. FIAT Ferroviaria era arrivata negli anni a sviluppare una tecnologia laddove tutti gli altri avevano fallito, esportandola in tutto il mondo. Poi le cose sono andate come sono andate e l'idea del Pendolino è ancora in gioco, per quanto in parte superata.

Proprio qui, infatti, fa acqua il pensiero di Grillo. Analizziamo le sue frasi.

"La Svizzera e la Svezia non hanno fatto il cemento per l'alta velocità, hanno i nostri treni ad assetto variabile come il Pendolino e fanno la stessa velocità che abbiamo noi!".

Svezia e Svizzera hanno effettivamente treni con l'assetto variabile simili ai nostri (la Svizzera in particolar modo ha su tutti gli ETR 610 identici a quelli di Trenialia) ma le analogie finiscono qui. Gli X2 delle ferrovie svedesi raggiungono infatti i 200 km/h mentre gli ETR 610 svizzeri i 250 km/h. Velocità più basse degli ETR 500 o degli ETR 400 (Frecciarossa 1000) di Trenitalia o degli AGV 575 di Italo che proprio grazie alle linee Alta Velocità possono arrivare a 300 km/h.

Da questo si evince come la velocità sia tutt'altro che la stessa che abbiamo noi. Oltre a questo c'è però anche un altro problema. Se non si costruiscono linee dedicate, i Pendolino devono sempre avere a che fare con il traffico degli altri convogli che incontrano lungo il percorso, treni regionali, treni merci e tutta quella tipologia di mezzi che alla lunga ne inficerebbero le performance.

Detto in altra maniera, il "sistema" Pendolino è diventato anacronistico nel nostro paese perché aveva un senso come "tampone" affinché si realizzassero nel frattempo nuove linee sfruttando intanto quelle vecchie e tortuose.

In nostro favore basta fare un semplice esempio. Con l'ETR 450 a 250 km/h di velocità massima, Roma e Milano erano collegate in 3 ore e 58 minuti. Questo era il massimo che riusciva a fare il Pendolino sfruttando peraltro la linea veloce tra Roma e Firenze. Oggi un Frecciarossa ci mette 2 ore e 55 grazie alle linee AV. La differenza è sotto gli occhi di tutti.

Del resto è anche errata la prima parte della frase. Proprio due ani fa, la Svizzera ha inaugurato la nuova galleria di base del San Gottardo (per capirci qualcosa di simile a quella che si vorrebbe fare in Piemonte), lunga 57 chilometri (cinquantasette).

Si tratta del tunnel ferroviario ad alta velocità (200 km/h, potenzialmente 250 km/h) più lungo del mondo (foto qui sopra) che fa parte del progetto ferroviario svizzero AlpTransit. Nel frattempo sta costruendo la galleria di base del Monte Ceneri di 15 chilometri mentre nel 2007 ha inaugurato la galleria di base del Lötschberg, lunga 34,6 km.

Ovviamente si tratta di opere mastodontiche e in cemento, per cui non capiamo proprio a cosa si riferisca Grillo quando parla della Svizzera che "non ha fatto il cemento per l'alta velocità".

Discorso diverso quello della Svezia, che risulta un paragone forzato con l'Italia sia per la conformazione del territorio che per il numero di abitanti che sono circa un sesto di quelli del nostro paese. E nonostante ciò anche questa nazione non si è risparmiata in quanto ad infrastrutture ferroviarie importanti "in cemento".

Basti ricordare il ponte di Øresund (foto in basso) una tratta stradale e ferroviaria di 15,9 km che collega le città di Copenaghen (Danimarca) e Malmö (Svezia), realizzata tramite tunnel sottomarino e ponte - congiunti in un'isola artificiale appositamente creata - che attraversano lo stretto di Øresund.

Potremmo proseguire con le altre opere create nel resto d'Europa in favore del trasporto di persone e merci (la nuova linea AV tra Berlino e Monaco in Germania inaugurata lo scorso anno, la Betuweroute che collega i Paesi Bassi alla Germania aperta nel 2007, ecc...) ma crediamo che il concetto sia chiaro.

Grillo, almeno nella giornata di ieri, è sembrato avere sulla ferrovie poche idee ma ben confuse.

E permetteteci di concludere con una litania che sta diventando monotona ma che ci sentiamo di dover sempre ripetere: se si è contrari alla Torino - Lione lo possiamo comprendere e accettare, anche se non condividere. Che si diano informazioni sbagliate per tirare acqua al proprio mulino decisamente no.

Foto di Hannes Ortlieb (Diskussion) - Opera propriaTesto originale: selbst fotografiert, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=41678371

Foto di My another account - Opera propria, CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21160474 

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