ASIA/PAKISTAN - Minorenne cristiana violentata scampata all'aguzzino: arrestato il colpevole

martedì, 21 settembre 2021 diritti umani   bambini   minoranze religiose  

Sahiwal (Agenzia Fides) - Dopo una indagine condotta con raid in diversi villaggi nell'area di Sahiwal (città nella provincia pakistana del Punjab), la polizia del Pakistan ha arrestato un uomo musulmano per aver rapito, violentato e tramortito una bambina cristiana di 8 anni, liza Younas. Come appreso dall'Agenzia Fides, secondo i funzionari di polizia il colpevole è Muhammad Bota, arrestato e imputato ai sensi dell'articolo 376 del Codice penale, che punisce lo stupro e la violenza privata. La pena prevista dall'ordinamento è la reclusione per un periodo tra 10 e 25 anni o anche la pena di morte.
Ashiknaz Khokhar, promotore dei diritti umani che ha sostenuto e accompagnato la famiglia della vittima nell'iter legale, condannando il brutale attacco, dice a Fides: “Si tratta della crudeltà di un uomo musulmano, che la sera del 2 settembre ha rapito una ragazza minorenne per strada, l'ha violentata e, per nascondere il suo crimine, ha tentato di uccidere la ragazza colpendola con una pietra e lasciandola priva di sensi a terra. Poi è fuggito"
Così Khokhar ricostruisce la vicenda: “Il 2 settembre, la bambina è stata mandata dai genitori a compiere una commissione in un negozio e, non rientrando dopo mezz'ora, i genitori insieme ai vicini di casa hanno iniziato a cercarla. La ragazza è stata ritrovata ferita e in stato confusionale in una strada vicina. E' quindi stata portata all'Ospedale di Sahiwal per esami medici. Il referto medico informa che è stata violentata e riporta gravi ferite anche in altre parti del corpo. Tuttavia la bambina è stata in grado di riconosce il suo aggressore e ha riferito che Mohammad Bota l'ha adescata e l'ha portata in un edificio dove l'ha violentata, aggredita con una pietra ed poi è fuggito”.
Khokhar rileva : “I casi di abuso sessuale sono particolarmente atroci e lo sono ancora di più quando un abominevole atto di violenza sessuale viene commesso contro un bambino. La minorenne è traumatizzata ed è devastata psicologicamente. È in cura da uno psicologo e da altri medici per essere curata da questo trauma e dalle ferite”. Khokhar aggiunge: “Il processo di guarigione di Liza potrebbe richiedere anni. Ringraziamo i funzionari di polizia, il ministro cristiano Ejaz Alam Augustine e il personale medico per la piena collaborazione nel perseguire il colpevole e risolvere il caso”.
L'organizzazione non governativa "Sahil", che opera in Pakistan per proteggere i bambini da tutti i tipi di violenza, nel suo Rapporto per l'anno 2020 riferisce che ogni giorno più di 8 bambini subiscono abusi in Pakistan. I casi di azioni criminali ufficialmente denunciate contro i bambini sono aumentati da 2.846 nell'anno 2019 a 2.960 nell'anno 2020. Il rapporto menziona anche che l'80% degli abusi è compiuto da qualcuno che il bambino conosce.
In tale quadro si inserisce la violenza perpetrata a danno delle bambine e ragazze di religione cristiana o indù, compiuta da persone di religione musulmana che disprezzano, discriminano e abusano delle ragazze appartenenti a comunità delle minoranze religiose, con l'idea che tali crimini di violenza , sequestro e stupro possano facilmente restare impuniti. Per questo gli avvocati e le organizzazioni della società civile tengono a segnalare, denunciare e perseguire tali casi, per stroncare la cultura dell'impunità.
(AG-PA) (Agenzia Fides 21/9/2021)


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