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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Bomba di Capodanno: gli anarchici tornano in carcere

Lo ha deciso ieri il tribunale del Riesame, gravi indizi di colpevolezza per due scarcerati ad agosto

Pierloreto Fallanca, trentenne di Teramo, e Giovanni Ghezzi, trentenne di Pistoia, tornano in carcere. Sono due appartenenti al gruppo di anarchici che avrebbe fatto esplodere una bomba il primo dell'anno davanti alla libreria il Bargello a Firenze provocando gravi ferite all'artificiere Mario Vece (che perse un mano e un occhio). Ad agosto erano stati individuati gli autori e ideatori dell'attentato però il giudice aveva confermato la detenzione a Sollicciano solo per il riminese trentenne Salvatore Vespertino. Ieri il Riesame invece ha accolto il ricorso del pm e ha riformato l'ordinanza del gip nella parte in cui non veniva ritenuto necessario il carcere per Fallanca e Ghezzi.

Si legge nell'ordinanza del Riesame che "gli appartenenti al gruppo anarchico fiorentino probabilmente non avessero la maturità criminale per realizzare l'ordigno e gestirne l'esplosione ma che si siano avvalsi dell'aiuto degli esterni più esperti del Gap" ma a carico dei due ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza. La decisione del Riesame può ancora essere impugnata di fronte alla Cassazione.

In particolare - così come scritto questa mattina da Repubblica Firenze - ci sarebbero delle intercettazioni che provano il ruolo attivo di Fallanca. "L'ho messo un bombone a CasaPound (ndr alla libreria il Bargello), in bocca a CasaPound", avrebbe detto a maggio di quest'anno ad un "compagno".

Gli anarchici furono arrestati ad agosto durante un blitz in un vecchio edificio occupato del Galluzzo. La resistenza durò quasi una giornata: alcuni di loro salirono sul tetto della struttura. Altri fermi vennero eseguiti in altre città: Fallanca fu fermato a Lecce. Il Riesame ha anche deciso la detenzione agli arresti domiciliari per il fiorentino Nicola Almerigogna.

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