GABICCE MONTE

Un viaggio attraverso i luoghi che caratterizzano la nostra regione.

 

Le città, la cultura, l'arte e la cucina del territorio.

Altitudine: 144 m. s.l.m.

Abitanti: 5.356

 
   

Testo e Fotografie: Regione Marche Assessorato al Turismo

 
 

Le radici storiche di questo suggestivo territorio sono legate al vecchio borgo di Gabicce Monte, che sorge a circa 150 metri sul livello del mare e la cui originaria denominazione di Castrum Ligabicij o Ligabitii deriverebbe dal nobile Ligabitio, il feudatario che alla fine del secolo X ne controllava le sorti. Forse però il nome Gabicce sarebbe da rindurre all'attività svolta un tempo dagli abitanti, dediti all'agricoltura e all'allevamento di animali: da qui "legabecchi", cioè allevatori di caproni (becchi). Già nel 909 è attestata l'esistenza a Gabicce Monte di una comunità parrocchiale intorno alla Chiesa di Sant'Ermete, presente ancor oggi all'ingresso del paese; alla stessa epoca dovrebbe risalire la cinta muraria, dal momento che in una bolla pontificia del 998 il luogo viene definito Castellimi Ligabitii.

 

Con il trascorrere dei secoli il territorio con il suo Castello, costituitesi in Comune agli inizi del XIII secolo, vide la successione di varie dominazioni: dall'Arcivescovado di Ravenna ai Malatesta, dagli Sforza ai Montefeltro e quindi ai Della Rovere e allo Stato Pontificio. Strettamente legato a Pesare fino al 1539, il Castello fu poi concesso in feudo ad Grazio Floridi di Fano. Molti hanno cercato di individuare le tracce dell'antico Castello di Gabicce: prima degli anni Quaranta è documentata la presenza di alcuni tratti di mura con un ingresso sormontato da un campanile di cui non è rimasta traccia.

 

L'economia del paese, tradizionalmente basata sull'agricoltura (soprattutto grano, foraggi e vitigni) e la piccola pesca, subì un radicale cambiamento negli anni precedenti la seconda guerra mondiale quando, considerato il notevole incremento della popolazione, si decise di privilegiare la zona pianeggiante del territorio dove si è sviluppata Gabicce Mare. Nonostante il trasferimento del Municipio nel 1942 a Gabicce Mare, Gabicce Monte rimane a tutt'oggi il luogo della memoria storica del paese. La visita può avere inizio nella Piazza intitolata a Valbruna, la città leggendaria che da sempre gli abitanti del luogo sostengono sia sommersa al largo della baia naturale di Vallugola, dove oggi sorge un attrezzato porto turistico dalle antiche origini, essendo attivo già all'epoca della navigazione greca di cabotaggio.

 

 

Vicende misteriose e storie appassionanti hanno animato l'immaginario collettivo legato alla città scomparsa, il cui mito di "Atlantide dell'Adriatico" è stato rafforzato dai reperti archeologici casualmente riportati alla luce impigliati nelle reti dei pescatori. Da non perdere, nella Chiesa di Sant'Ermete, un'antica Madonna del latte e un pregevole Crocifisso ligneo. Da segnalare che Gabicce è la patria del grande ceramista Girolamo Lanfranco, attivo a Pesare con il figlio Giacomo dal 1530 al 1590, e tanto legato alla sua terra da firmarsi "Mastro Girolamo de le Gabicce ". Oggi Gabicce Mare è una delle più frequentate località turistiche delle Marche e conta più di 100 hotels. Rinomata per la sua spiaggia sabbiosa, per gli ottimi ristoranti di pesce e per la sua movimentata vita notturna, è dotata di una suggestiva strada panoramica che si snoda lungo la costa ventosa, da cui si possono ammirare scorci meravigliosi a picco sul mare. Gli amanti della natura troveranno un ambiente incontaminato e altamente suggestivo, poiché il Monte San Bartolo, tutelato dall'omonimo Parco Regionale, offre una serie di appaganti itinerari indicati sia a chi pratica l'escursionismo, sia agli appassionati di mountain bike. E ai diportisti e agli amanti del mare si raccomanda il piccolo e raccolto porto turistico di Baia Vallugola, con la bella spiaggia protetta da un promontorio. La qualità della vita e l'attenzione per la tutela  dell'ambiente  hanno fatto  meritare  a Gabicce Mare più volte negli anni la Bandiera Blu d'Europa, unimportante riconoscimento riservato alle località che privilegiano la qualità ambientale e sono in grado di offrire servizi qualificati al turista.

 

   

 

PAESI COLLINARI "VERSO" IL MARE

GRADARA

I Malatesta, gli Sforza e i Della Rovere furono i Signori di questo antico insediamento a 3 km dal mare, chiuso da una possente cerchia di mura intervallata da torrioni merlati. Nel cuore del borgo si erge la Rocca, scenario ideale, secondo la tradizione, del fatale bacio tra Paolo e Francesca, narrato da Dante nel V canto dell'Inferno.

 

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