Fiammetta Borsellino: “Non si può dire di no ai giovani, sono venuta qui per loro”
La due-giorni dal titolo “Paolo Borsellino, mio padre”
Nel secondo dei quattro appuntamenti previsti nell’intensa due-giorni organizzata dall’Ufficio Scuola e Università dell'Arcidiocesi di Foggia – Bovino, in vista della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” promossa da Libera, intervistata da Foggia Città Aperta, Fiammetta Borsellino ha parlato dell’importanza di incontrare i giovani, desiderosi di conoscere l’insegnamento di suo padre, Paolo Borsellino.
“MOLTE COSE NASCOSTE IN QUESTI ANNI”. Oltre trecento, pertanto, gli studenti che hanno preso parte al primo incontro della giornata di lunedì 12 marzo, al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, ascoltando la viva voce di chi ha vissuto in prima persona il periodo delle stragi mafiose. Anche nello spazio live della libreria Ubik, oltre ai tanti lettori presenti, diversi studenti delle scuole superiori di Foggia hanno partecipato alla conversazione, rivolgendo domande mirate a Fiammetta Borsellino, chiamata in causa in qualità di rappresentante della famiglia del giudice anti-mafia assassinato, insieme con la sua scorta, il 19 luglio del 1992. La figlia del magistrato siciliano ha parlato delle tante anomalie processuali e investigative, soffermandosi anche sul clima mediatico e politico sorto attorno alla figura di suo padre nel corso di questi anni. “Abbiamo deciso di rompere questo silenzio – ha detto Fiammetta Borsellino – molte cose sono state nascoste in questi anni, anche da parte degli organi di stampa”.
IL CASO MARCONE. Al dibattito, moderato dalla giornalista Monica Gigante, ha preso parte anche Antonio Buccaro, Presidente della sottosezione di Foggia dell'Associazione Nazionale Magistrati, il quale, rispondendo ad una domanda dal pubblico, ha parlato anche dell’assassinio di Francesco Marcone, tristemente noto nel territorio foggiano. “Il fatto che non si sia riusciti a risolvere un caso del genere – ha dichiarato in merito il magistrato – con un omicidio avvenuto nel tardo pomeriggio, in pieno centro, resta una macchia indelebile per questa città”. A chiudere i due incontri, quello in Ateneo e quello in libreria, le parole del giudice Paolo Borsellino, rivolte, ancora una volta, alle nuove generazioni e lette ad alta voce da Monica Gigante: “se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”.
LA MATTINATA DI MARTEDì NELLE SCUOLE. Martedì 13 marzo la figlia del magistrato sarà alle 9.30 con gli studenti del Liceo Classico “V.Lanza”, con Damiano Bordasco, mons. Vincenzo Pelvi, Arcivescovo della Diocesi di Foggia – Bovino e don Bruno D'Emilio, Direttore dell'Ufficio Scuola e Università. Nel corso della mattinata, infine, alle 11.30, Fiammetta Borsellino si confronterà con gli allievi della Scuola Secondaria di Primo Grado “L.Murialdo”.
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