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Del Vescovo: “Karsdorp, Defrel e Luca Pellegrini sono a disposizione di Di Francesco”

Parla il medico della Roma: "Tutti e tre sono idonei a svolgere le normali attività quotidiane previste"

Redazione

Tempo di ritiro a Trigoria, tempo di interviste. Tra una seduta di lavoro e l'altra, oggi lo staff medico della Roma - composto dal dottor Andrea Causarano e dal dottor Riccardo Del Vescovo - è intervenuto ai microfoni di Roma TV. Ecco le loro dichiarazioni:

Primi giorni di ritiro, abbiamo iniziato tutti con grande entusiasmo. Immagino abbiate percepito anche voi la voglia dei ragazzi di ricominciare. Il ritiro è iniziato con le visite mediche. In cosa consistono queste visite mediche?

Causarano: "È stato un giugno molto intenso, ci siamo trovati tante volte. La legge italiana è all'avanguardia per quanto riguarda le visite mediche di idoneità sportiva. È una legge molto importante che ci qualifica e ci gratifica a livello europeo perché obbliga ogni atleta a sottoporsi a tutta una serie di accertamenti sia da dilettante che da professionista. Sono accertamenti molto lunghi. Oltre agli accertamenti legati agli obblighi di legge, abbiamo un protocollo interno che amplifica le indagini strumentali a cui sottoporre il calciatore per arrivare a un giudizio di specificità per lo sport che consente poi la firma del contratto. Sono visite che durano mediamente 3-4 ore. Il calciatore si sottopone volentieri a questi accertamenti, gran parte delle società di grande livello hanno questo tipo di approccio.

A ogni calciatore viene dato un programma da seguire durante le vacanze. Poi ci sono casi specifici come Defrel, Karsdorp, Luca Pellegrini. Come li gestite? Come stanno questi calciatori?

Del Vescovo: "Hanno tutti un lavoro che viene definito, in parte è generale e in parte è individualizzato qualora si vanno a definire attenzioni particolari se nell'ultimo periodo c'è stato un infortunio o un intervento chirurgico, come è stato nel caso di Defrel. La nostra principale raccomandazione, quasi un ordine, è che fino a che non c'è un livello di sicurezza medico, loro non lascino Roma nonostante la fine del campionato. Una volta definito il livello di sicurezza, vanno in vacanza seguendo un programma che viene ben definito e condiviso quotidianamente e settimanalmente. Si definiscono i carichi di lavoro e l'aumento graduale di quello che è il recupero, finché, come avete visto per alcuni - e quest'anno con molta contentezza abbiamo accolto anche qualcuno che non aveva problemi specifici - vengono richiamati qualche giorno prima del via ufficiale per le opportune valutazione. Defrel, Karsdorp e Luca Pellegrini sono a disposizione del mister, idonei a svolgere le normali attività quotidiane previste. Viene da sé che quotidianamente, e poi settimanalmente, si valuterà l'assorbimento dei carichi di lavoro e poi si definiranno alcuni percorsi e giornate specifiche nel rispetto del loro ultimo periodo. Ma al momento sono disponibili.

Com'è cambiato il ruolo del medico sportivo negli anni?

Causarano: "Ho visto una trasformazione del ruolo negli anni. È aumentata molto l'attenzione su certi aspetti, mi riferivo alle leggi che regolamentano l'attività sportiva ma anche sul doping: l'Italia è all'avanguardia anche su questo. Il ruolo si è ulteriormente complicato nel corso degli anni e si riempie della sua pluridisciplinarità: ora è uno specialista costretto ad intervenire in più campo, deve essere in grado di gestire un'emergenza, se non riconosce un legamento rotto non è bravo, deve spaziare poi dalla tonsillite fino al soffio al cuore".

Ci sono attenzioni particolari per il caldo?

Del Vescovo: "Sicuramente curiamo diversi aspetti, legati ad una comunicazione importante. Vengono curati gli aspetti della nutrizione, valutiamo gli orari migliori della giornata e poi condividiamo i dati e andiamo a collaborare. Qui poi è più facilmente gestibile perché siamo a casa nostra".