rassegna stampa

Caso Anna Frank, trovata la tipografia degli ultrà. Perquisiti gli Irriducibili

Ieri all'alba gli agenti della Digos hanno bussato alla porta di dodici ultrà laziali indagati per istigazione all'odio raziale

Redazione

Perquisizioni a casa di alcuni tifosi della Lazio e nella tipografia che ha stampato gli adesivi antisemiti con il fotomontaggio di Anna Frank con la maglietta della Roma incollati alle vetrate dell'Olimpico, come scrivono Michela Allegri e Alessia Marani su Il Messaggero.

Il questore di Roma, Guido Marino, ha firmato 13 provvedimenti di Daspo: i tifosi biancocelesti non potranno più mettere piede allo stadio per almeno cinque anni.

La Digos ha anche individuato la tipografia dove sarebbero stati realizzati gli adesivi. La posizione degli stampatori è ora al vaglio del pm. Nelle case degli ultrà indagati, la polizia ha trovato adesivi, felpe e materiale riconducibile agli Irriducibili biancocelesti, a cui appartengono sei indagati.

Tra gli indagati, Luca Ciano, classe 1998, di Lotta Studentesca, responsabile giovanile locale di Forza Nuova. "Vi state indignando per un adesivo di una ragazzina che non è nemmeno mai esistita", scriveva su Facebook il 24 ottobre.

Sul fronte sportivo, invece, si è chiusa ieri l'indagine del Procuratore federale Giuseppe Pecoraro. Giovedì dovrebbe arrivare l'eventuale deferimento al club e al presidente Claudio Lotito, per la decisione di aprire la Curva Sud anche agli abbonati della Nord, colpita da squalifica per razzismo. Lotito potrebbe essere ascoltato in settimana. La Lazio è convinta di non aver commesso errori.  Intanto oggi ricorre l'anniversario della morte del tifoso laziale Vincenzo Paparelli.