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Alisson risponde ai tifosi: “Su Correa la mia parata più bella. Ho pianto all’addio di Totti”

Il portiere brasiliano: "E' stata una giornata molto emozionante, ma anche molto triste perché stavamo dicendo addio a un giocatore leggendario"

Redazione

Con la crescita esponenziale di Alisson la Roma sembra ormai essersi sistemata per tanti anni tra i pali. Il portiere brasiliano, titolare anche della sua nazionale, ha convinto tutti con l'apice nel match di Champions contro l'Atletico Madrid in cui ha chiuso letteralmente la saracinesca garantendo un punto prezioso. L'ex estremo difensore dell'Internacional ha risposto alle domande dei tifosi tramite il sito ufficiale giallorosso: ecco le sue parole.

Qual è la più grande differenza con il calcio brasiliano?

Ai miei occhi la differenza più grande è lo stile di gioco. Il calcio italiano è più tattico di quello brasiliano. Ci sono allenatori che ora fanno più attenzione a questi aspetti, ma il calcio brasiliano si concentra più sulla tecnica e la creatività.

Hai superstizioni nel prepartita?

No, l'unica cosa è che indico il cielo. Sono un cristiano, quindi non sono superstizioso.

Qual è stata la tua parata migliore in questa stagione?

Penso che quella più difficile sia stata quella su Correa. Mi sono dovuto buttare a terra per fermare un tiro ravvicinato, era all'interno dell'area piccola. Per è quella la parata più bella.

Come ti senti dopo aver fatto una parata fondamentale come quella su Saul al 90' di Roma-Atletico?

E' sempre bello quando fai una parata importante negli ultimi minuti. Cerco solo di concentrarmi sulla partita e rimanere attento. Provo a lasciare fuori le emozioni e le altre cose per il postpartita quando riguardo le mie parate. Cerco di assicurarmi di rimanere in gioco in caso avessi bisogno di fare di più.

Cosa ti piace di più del tuo ruolo?

Mi piace tutto. Mi piace lavorare sempre, non solo in partita ma durante l'allenamento, amo questa cosa. Mi è sempre piaciuto essere un portiere, da quando sono piccolo. Mio fratello è un portiere e quando ero più giovane mi piaceva molto andare a vederlo in allenamento con i miei genitori. Era bellissimo.

Che consigli daresti ai giovani portieri che vorrebbero essere come te?

Se vuoi essere un grande portiere devi lavorare duramente. Questo è quello che faccio. Bisogna essere molto concentrati sul calcio e penso che anche la fede sia molto importante. Se credi in Dio, sai che devi fare il tuo meglio sul campo e mettere amore in ogni cosa che fai nella vita.

Se dovessi scegliere un altro ruolo in cui giocare?

Forse l'attaccante. Sarebbe bello segnare gol invece che evitarli. Preferisco stare in porta ma anche l'attaccante è un bel ruolo, ci sono molte responsabilità.

Cosa pensi della città di Roma?

Penso che sia una delle più grandi città del mondo. Quando sono arrivato qui sono andato a vedere tutti i luoghi di questa città, è stato fantastico. L'ho sempre vista nei film, quindi l'idea di viverci sembrava molto lontana. La amo e anche la mia famiglia. Quando sono venuti i miei genitori, siamo andati al Colosseo, al Pantheon, al Vaticano e al centro. La fede qui è molto importante. Credo in Dio quindi è importante per me vivere in una città come Roma.

Come mai sulla tua maglia hai cambiato il nome da Alisson a A.Becker?

Non è niente di che. Un compagno mi ha detto: 'Perché non metti Alisson Becker sulla maglia? Ci sono tanti Alisson'. C'è solo un Alisson Becker ma era troppo lungo da inserire, quindi ho deciso per A.Becker.

Cosa hai provato nell'ultima partita di Totti?

E' stata una giornata molto emozionante, ma allo stesso tempo è stata una gioia esserci. E' stato anche un giorno molto triste perché stavamo dicendo addio a un giocatore leggendario. Ho pianto come tutti. Tutto il mondo lo ha guardato e io ero sul campo per salutarlo dopo la sua ultima partita. Quello è stato anche un match molto importante per questa stagione perché ci siamo qualificati per la Champions League. E' stata una grandissima partita, ma soprattutto per il ritiro di Totti.

Quanto lontano pensi che potrà andare il Brasile ai Mondiali?

Abbiamo una buona squadra e sappiamo cosa possiamo e dobbiamo fare sul campo. Con fiducia penso che possiamo arrivare fino in fondo, ma il Mondiale è il Mondiale. Ci sono sempre dei top team come Francia e Spagna e spero che anche l'Italia si qualifichi. Poi c'è anche l'Argentina, ma vogliamo arrivare in fondo e vincere. Crediamo di potercela fare, ma nel calcio bisogna percorrere il cammino, non parlarne solo. Quindi vedremo!

Ti piace la musica italiana? Chi sono i tuoi artisti preferiti?

Ne ho ascoltati alcuni. Alcuni artisti sono molto conosciuti in Brasile come Andrea Bocelli, che mi piace molto. Non il mio tipo di musica preferito, ma ascolto tutto quindi mi piace Andrea Bocelli.

E' vero che ti piace pescare?

Sì, amo pescare. Quando ero più piccolo andavo sempre con mio padre e i miei amici. Ogni volta che vado in vacanza in Brasile cerco di passare 3-4 giorni a pescare con i miei amici. Mi piace molto.

A quali videogame giochi?

Mi piace giocare a FIFA. Affronto sempre mio fratello online. Ora però gioco soprattutto a Rainbow Six. E' uno 'sparatutto'. Ci gioco con Juan Jesus, ma anche online. Potete vedere anche su Instagram che spesso pubblico foto con lui mentre giochiamo.

"Grazie per le vostre domande, spero che vi siano piaciute le mie risposte! Ci vediamo presto!"