Salvini è ancora di centrodestra?

Il sogno liberale del ’94 sembra essere stato rimandato nuovamente. Sì perché se il programma della coalizione di Centrodestra che, unita, si è presentata alle elezioni del 4 marzo sembrava mostrare un barlume di speranza per politiche di stampo liberale, ora il contratto sottoscritto da Lega e 5 Stelle sembra più riportare il paese verso una deriva socialcomunista.

Probabilmente al Segretario federale della Lega, sono tornati in mente i tempi in cui era leader dei “Comunisti Padani” e preso dal momento amarcord ha deciso di sottoscrivere un Contratto di Governo con parecchie ombre.

Benché Berlusconi sia stato costretto alla “resa” dai sondaggi impietosi del suo partito, avrebbe da storcere molto il naso, insieme alla leader di FDI Giorgia Meloni che Salvini sta tentando di coinvolgere a tutti i costi.

Come possono essere conciliabili le idee estreme di 5 Stelle e Lega su temi così importanti come immigrazione, lavoro, sicurezza, Europa (e chi più ne ha, più ne metta) dopo una campagna elettorale così forte?

Eppure sembra che i due leader abbiano trovato una soluzione. Certo sembrerebbe molto lontana da quel programma scritto a sei mani con FDI e FI, con politiche passive del lavoro con l’assistenzialismo di stato del “Reddito di Cittadinanza”, piuttosto che la cancellazione della Torino-Lione fino all’allentamento sulla politica di immigrazione.

Se nel corso del mandato queste posizioni, soprattutto da parte di Salvini, si dovessero concretizzare, si aprirebbe una immensa crisi identitaria del Centrodestra che potrebbe addirittura rischiare l’estinzione. Di fatto, con Forza Italia in caduta libera e Giorgia Meloni a rappresentare la Destra sociale, i partiti che orbitano intorno al PPE potrebbero del tutto estinguersi.

Salvini dal canto suo non sembra al momento curarsi di mantenere vivo il concetto di “centrodestra”, anzi, potrebbe il nostro paese essere precursore di un cambio ideologico che guida il vecchio continente da parecchi decenni rimescolando ancora una volta le carte.

Se invece il matrimonio dovesse celare un calo di consenso nella roccaforte nordista, il capo della Lega potrebbe anche riconsiderare le proprie posizioni, prendendo in mano la leadership del Centrodestra, recuperando i temi storici, e ridando slancio a tutto il comparto per tentare l’arrembaggio ai 5 stelle.

Insomma la politica italiana sembra diventata una grande tela bianca ancora da disegnare. Le premesse però, visto l’impegno per formare questo governo, non fanno pensare a nulla di buono per il futuro del Centrodestra italiano.

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