La terza unione civile celebrata a Olbia.
Quella di sabato scorso tra Marco e Mario (i nomi sono di fantasia, perchè alla coppia non piace la pubblicità) è stata la terza unione civile celebrata a Olbia da quando, nel giugno 2016, è entrata in vigore la legge.
La peculiarità della cerimonia di sabato, però, è che è stata la prima unione civile ad essere celebrata pubblicamente e non al chiuso di un ufficio comunale, con la coppia di sposi circondata da parenti e amici.
“Non abbiamo mai pensato al fatto di farlo in un modo diverso da questo – hanno dichiarato gli sposi -. Semplicemente perché abbiamo avuto il sostegno sia della famiglia, che degli amici, con i quali abbiamo imparato a capire che in questa unione non c’è niente da nascondere”.
È quindi grazie all’affetto e al sostegno che è stato abbattuto un tabù che tabù non dovrebbe essere per nessuno.
“E’ stato naturale per noi – proseguono –. Condividere questo momento con coloro che ci hanno accompagnato in questi 7 anni di convivenza di cui questo è stato, al contempo, sia l’atto finale, che la continuazione di tutto”.
“Vorremmo che il nostro gesto – conclude la coppia – servisse ad esempio per tutti, visto che l’omofobia, a volte, siamo noi stessi a crearla. Concetto questo, che adesso, non fa più parte di noi”.