The House That Jack Built, di Lars Von Trier è così controverso che molti escono dalla sala a Cannes

Lars Von Trier non è mai stato un regista per tutta la famiglia. Con film come Antichrist, Melancholia e Nymphomaniac nella sua filmografia è forse uno dei registi più controversi del nostro periodo.

Si aggiunga alla sua produzione “spinta” anche le sue dichiarazioni del 2011 a favore del nazismo, di Hitler e di diversi personaggi della sua cerchia interna, che gli costarono l’espulsione dal Festival di Cannes ed il quadro di quanto controversa sia la sua figura appare piuttosto chiaro. Sia detto che il regista è stato reintegrato all’interno del Festival dopo aver dichiarato che le sue affermazioni altro non erano che uno scherzo fatto ai giornalisti.

In concorso quest’anno con il suo nuovo film The House That Jack Built, il regista Von Trier ha nuovamente dimostrato quanto sopra le righe possa essere la sua produzione. Durante la proiezione della pellicola, molti degli spettatori hanno abbandonato la sala profondamente turbati dalle scene sullo schermo.

The House Thath Jack Built è un thriller su di un serial killer con elementi di umorismo nero, a sconvolgere maggiormente gli spettatori durante la proiezione diverse scene molto dettagliate, tra queste lo smembramento di diverse donne (tra cui Uma Thurman) e l’orribilmente realistica scena sulla mutilazione di un anatroccolo.

I pareri sono i più disparati e la critica è divisa tra chi come IndieWire lo definisce “Terrificante, sadico, possibilmente brillate”, e The Playlist lo ha etichettato come “un concerto di cruentezza e macabra misoginia peggiore di ‘Human Centipede’”