L’Italia parte con il piede sbagliato contro il Giappone, perde la prima gara del girone con il risultato di 58-50 in quel di Amburgo dove si stanno svolgendo i Mondiali di basket in carrozzina. Un match caratterizzato dalle palle perse e dal pressing dei biancorossi che definire asfissiante è poco. Capace, il pressing, di tenere fuori dalla metà campo gli azzurri per la maggior parte delle azioni italiane, un’Italia in difficoltà con le palle perse e con una continuità in difesa e costruzione che sicuramente è mancata: “Loro hanno capito che potevano portarci all’errore – commenta in zona mista coach Carlo Di Giusto - Errori spesso banali, non perché ci fosse da parte loro una pressione incredibile in certi momenti. Molti giocatori sono stati poco attenti, troppi passaggi sbagliati, si è sentita la fatica alla fine. Siamo qui all’Università del basket e non può che farci bene. Probabilmente non siamo ancora partiti, ho visto buone cose ma questi otto punti sono nati negli ultimi due minuti per distrazioni e palloni buttati”. Esordio assoluto per Davide Schiera con la nazionale e lutto sulla maglia per la squadra italiana, in ricordo delle vittime di Genova, un fatto troppo grave e troppo fresco per non scendere in campo con gli azzurri quest’oggi. Domani, c’è il Brasile, ore 11.45, diretta su RaiSport: “Una squadra diversa il Brasile – aggiunge Di Giusto - che non ha giocatori fisici come i giapponesi. Ora devo lavorare sui ragazzi per far capire loro che oggi non finisce niente. Dobbiamo cercare di recuperare energie contro il Brasile e poi giocare forte contro la Turchia, dobbiamo dimostrare che l’Italia merita di essere ad un campionato del Mondo”.
Stupenengo. Fipic

Stupenengo. Fipic

LA PARTITA — L’Italia parte con Geninazzi, Raourahi, Spanu, Giaretti e Carossino e il primo canestro è del brianzolo Geninazzi – alla fine della gara avrà 34 minuti nelle ruote -, a servirlo proprio Giaretti, sostituito subito con Giulio Maria Papi da Carlo Di Giusto che aggiusta la formazione in base alla difesa a zona avversaria. Giappone che si presenta, invece, in campo con Miyajima, Akita, Toyoshima, Kozai e Iwai. L’Italia parte bene: gli azzurri corrono e gestiscono bene l’avversario nonostante un po’ di imprecisione al tiro portandosi anche a +11 dopo due minuti dall’inizio del secondo quarto. Poi i giapponesi cambiano marcia e l’Italia non si adatta: i biancorossi cominciano a difendere altissimo, tanto che la ripresa dall’alto mostra tante volte un cordone nipponico a tener fuori gli azzurri dalla luna grande del campo. L’Italia arriva ad iniziare l’azione d’attacco dopo anche 18, 19 secondi sui 24 disponibili. In questo modo, un tiro pulito non esce e un’azione efficace non si riesce a costruire. Si va a riposo sul 25-28 per gli azzurri che, rientrati in campo, fanno però i conti con un Giappone che capisce di poter mettere davvero in difficoltà gli avversari, che trova spazio, macina metri di corsa su tutto il campo. L’Italia, per parte sua, non trova la continuità in difesa, lascia troppo spazio agli avversari, non riesce ad attaccare e perde troppe palle contro una compagine che, comunque, fa la stessa cosa (19 quelle perse dall’Italia, 15 dal Giappone). Gli azzurri tornano anche sotto a -1 nell’ultimo quarto ma nei minuti finali, l’Italia fatica, perde ancora palle importanti, non trova lucidità che, per i giapponesi, è più facile da trasformare in canestri e punti grazie all’inerzia della gara dalla loro parte. Si chiude 50-58 il primo match del Mondiale azzurro. Top scorer, il giapponese Kozai con 15 punti. Domani, ore 11.45, il Brasile, una squadra diversa dal Giappone, meno pressante probabilmente, contro la quale bisogna giocare senza perdere la testa nella consapevolezza che le gare hanno bisogno di tranquillità e continuità per quaranta minuti.
Giappone – Italia 58-50 — Parziali: 11-18; 25-28; 44-41 Giappone: Toyoshima 5, Miyajima, Kozai 15, Akita 12, Iwai 4, Chokai 8, Kawahara, Furusawa, Fujisawa 4, Fujimoto 6, Akeda, Murakami 4. All. Oikawa Italia: Geninazzi 10, Spanu 6, Giaretti 11, Carossino 3, Raourahi 6, Papi 6, De Maggi, Stupenengo 2, Santorelli 6, Beltrame, Ghione, Schiera. All. Di Giusto Elena Sandre