Linguaglossa: un regolamento comunale ed una cena-spettacolo per ribellarsi alla mafia -
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Linguaglossa: un regolamento comunale ed una cena-spettacolo per ribellarsi alla mafia

Linguaglossa: un regolamento comunale ed una cena-spettacolo per ribellarsi alla mafia

Sono le recenti iniziative che fanno seguito all’inquietante attentato che, nella notte dello scorso 30 dicembre, ha totalmente incenerito una macelleria. La Giunta del sindaco Salvatore Puglisi ha dato in particolare mandato all’organo consiliare di prevedere agevolazioni per le imprese che denunciano gli atti criminali ai loro danni

Proseguono a Linguaglossa le iniziative a sostegno dei giovani imprenditori Nino Cavallaro e Gianluca Arcidiacono, che la notte dello scorso 30 dicembre hanno subito la devastazione, a seguito di un incendio di matrice chiaramente dolosa, della macelleria da loro gestita nel Comune etneo.

Onde consentire ai due operatori economici di racimolare le risorse finanziarie necessarie a riacquistare gli strumenti di lavoro (banconi, celle frigorifere, ecc.) per riavviare la loro attività, è possibile versare dei contributi volontari sul conto corrente intestato a “Bottega della Carne S.N.C. di Arcidiacono e Cavallaro” – Agenzia “Unicredit” di Linguaglossa – Iban: IT 68 U 02008 83990 000104185583.

L’interno della macelleria di Linguaglossa totalmente devastato dall’attentato incendiario

Un altro aiuto in tal senso potrà essere dato la sera di sabato 3 febbraio partecipando, presso la Casa San Tommaso, ad una cena-spettacolo di beneficenza al costo di venti euro a persona (dodici euro per i bambini entro i sei anni d’età). Per prenotare la propria presenza all’evento, organizzato e condotto da Daniela Cavallaro (sorella di uno dei due imprenditori vittime dell’attentato), è necessario telefonare entro il 31 gennaio al numero 3470509123 oppure al 3476990480.

Intanto anche le istituzioni locali, già promotrici nelle sere scorse di un Consiglio Comunale straordinario e di una fiaccolata di solidarietà, stanno facendo la loro parte per tentare di sottrarre la comunità linguaglossese alla morsa mafiosa. L’iniziativa più recente in tal senso è una delibera con cui la Giunta municipale guidata dal sindaco Salvatore Puglisi ha proposto al Consiglio Comunale di predisporre un regolamento che disciplini interventi agevolativi ed una fiscalità locale di vantaggio in favore delle imprese che si ribellano e che sporgono denuncia nei confronti degli atti criminali compiuti ai loro danni.

«Bisogna concretamente sostenere – dichiara al riguardo il primo cittadino linguaglossese Puglisi – quelle imprese che si sottraggono al ricatto mafioso, da combattere attraverso idonee forme di sostegno economico-finanziario e misure premiali in favore di chi si oppone con la denuncia a fenomeni come il racket delle estorsioni e l’usura. Riteniamo pertanto doveroso che la pubblica amministrazione locale accolga gli inviti delle associazioni antiracket ed antiusura a porre in essere tutte le iniziative possibili di solidarietà e vicinanza agli imprenditori che vogliono ribellarsi ai metodi mafiosi. Nella recente delibera con cui abbiamo dato mandato al nostro Consiglio Comunale di formulare un regolamento che soddisfi tale esigenza, abbiamo anche sottolineato il ruolo fondamentale delle istituzioni scolastiche nel diffondere presso le giovani generazioni la cultura della legalità e del rispetto delle regole di civile convivenza».

Da sinistra: Gianluca Arcidiacono e Nino Cavallaro

Come si ricorderà, la macelleria di Gianluca Arcidiacono e Nino Cavallaro, ubicata nella centralissima Via Roma, è stata completamente incenerita da un incendio doloso innescato da un fuoristrada “Mitsubishi” introdotto nottetempo all’interno dell’esercizio commerciale col cosiddetto “sistema ariete”, ossia lanciando il veicolo a velocità verso la saracinesca in maniera tale da sfondarla. Sul gravissimo episodio sono ancora in corso le indagini delle forze dell’ordine, essenzialmente incentrate sull’individuazione dell’autore materiale dell’atto criminoso, ossia quell’uomo, inquadrato dalle telecamere installate in zona, che appare da solo al volante di quel fuoristrada, risultato rubato nel vicino Comune di Piedimonte Etneo ed utilizzato come “miccia”. Sul movente dell’inquietante attentato è comunque mistero fitto, anche perché i due imprenditori affermano di non aver mai ricevuto richieste estorsive.

Il Cavallaro e l’Arcidiacono, dopo una lunga gavetta da dipendenti di altre macellerie, tre anni fa avevano deciso di mettersi in proprio affrontando tanti sacrifici, di cui proprio adesso cominciavano a vedere i frutti.

La distruzione della loro attività, peraltro, è stata posta in essere con una tempistica “spietata”, ossia alla vigilia dell’ultimo dell’anno, quando per le macellerie si profilano notevoli guadagni legati all’allestimento dei cenoni di San Silvestro.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: il sindaco di Linguaglossa, Salvatore Puglisi, con sullo sfondo la Casa San Tommaso, dove il 3 febbraio si svolgerà la cena-spettacolo di beneficenza  

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