"in germania lo fanno"

Aspettando Salvini alla festa della Lega, sicurezza è anche una vernice contro chi fa pipì sui muri

L'assessore Stefano Garassino ha annunciato anche due nuove ordinanze anti risse e alcol per il quartiere di Sampierdarena

Bruco, il degrado del fratello minore

Genova. In attesa dell’arrivo di Matteo Salvini, questa sera, sul palco di ZenaFest, la festa genovese della Lega Nord in piazza della Vittoria, il Carroccio lancia la propria idea di città e sicurezza, passando per ordinanze anti-alcol, steward nei locali, controlli nelle strutture che ospitano profughi e anche idee tra il pratico e il bizzarro.

Come quella – raccontata dall’assessore comunale alla Sicurezza Stefano Garassino a margine del convegno Sicurezza nelle città – di utilizzare vernice idrorepellente contro l’abitudine di chi fa pipì per strada. “La usano ad Amburgo – dice Garassino – è da applicare sui muri, la vernice che rimanda il getto indietro. Anche noi stiamo valutando di mettere in atto questa strategia”. L’idea era stata messa in atto, ormai diversi anni fa, nel celebre quartiere St. Pauli, nella città tedesca.

Garassino ha annunciato l’entrata in vigore, a breve, di due nuove ordinanze sul tema della vendita e del consumo di alcol dedicate al quartiere di Sampierdarena e la creazione della figura degli “steward volontari” che indichino ai clienti quali comportamenti siano da evitare. I tempi sono brevi: una settimana per la stesura e la presentazione.

Si è parlato anche di migranti, nelle ore del caso Multedo. La Lega Nord auspica che sia data la possibilità alle istituzioni locali di conoscere le liste dei migranti, nelle varie strutture genovesi, prima che arrivino. L’esempio è quello del Comune di Palazzago dove il sindaco (leghista) ha deciso di multare chi ospiti migranti e non lo comunichi entro 48 ore al Comune.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.