Il retroscena

Lo strappo di Plinio a Fdi: al convegno di CasaPound nonostante il ‘divieto’ del partito

L’ex vicepresidente della Regione Liguria potrebbe diventare il capolista del partito di Iannone e e Di Stefano.

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Genova. E’ stato l’unico politico a partecipare al convegno di CasaPound di sabato. E ha scelto volutamente di farsi notare (e intervistare) in prima fila, nell’affollatissima sala riunioni dell’Astor hotel di Nervi che non è riuscita a contenere nemmeno un quarto dei militanti di estrema destra.

Fatto sta che Gianni Plinio, vicecoordinatore di Fratelli D’Italia, all’evento di CasaPound non ci doveva andare. Qualche giorno prima dell’evento il commissario cittadino di Fratelli d’Italia Ubaldo Borchi aveva infatti inviato una nota a tutti i dirigenti e agli eletti della provincia di Genova spiegando che gli inviti di CasaPound andavano declinati.

“A seguito di comunicazioni intercorse con il Dipartimento Organizzazione Nazionale del ns. Partito, in relazione alla manifestazione indetta da Casa Pound per il giorno sabato 11/11/2017 – si legge nella nota di Borchi – si ritiene inopportuna la partecipazione dei nostri Consiglieri Comunali, dei Consiglieri Municipali e chiunque ricopra cariche di Partito sia a livello locale che nazionale a detta manifestazione.Nessuna rappresentanza ufficiale di Partito sarà quindi presente”.

Ma Plinio quell’ordine di scuderia non solo l’ha volutamente ignorato, ma nelle interviste lo sviolinamento al partito di Jannone e Di Stefano è più che esplicito: “Io credo che sia un bella giornata per Genova e per la Liguria quando un movimento di destra giovane, pulita, forte e militante apre una sezione in una città che una volta era la stalingrando rossa e che per noi continua ad essere la città di Ugo Venturini” aveva detto Plinio davanti alle telecamere aggiungendo che
“A Genova c’è bisogno di un movimento di militanti che non bada alle carriere che vuole agitare idee e che vuole sviluppare il proprio impegno soprattutto nei quartieri popolari laddove c’e stato il grande tradimento dei rossi e laddove CasaCapound vuole stare dalla parte degli italiani più bisognosi”.

Si dice che nel partito della Meloni, che ultimamente ha preso una distanza formale da CasaPound – in particolare dopo i fatti di Ostia – ci sia un po’ di nervosismo per la scelta di Plinio. Ma si dice anche che la scelta di Plinio – che di Fratelli d’Italia è vice coordinatore regionale ma è anche nella direzione nazionale del partito – sia un passaggio quasi formale in vista delle prossime elezioni: l’ex vicepresidente della Regione Liguria sarebbe pronto a mollare Fratelli d’Italia, dove è entrato nel 2014, per diventare il capolista di Casapound alle politiche.

Nel frattempo proprio il partito di Giorgia Meloni si prepara a rinnovare gli incarichi. Il 18 novembre a Genova si terrà il congresso provinciale per eleggere i delegati che a dicembre andranno a rinnovare la direzione nazionale.

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