La decisione

Niente sala pubblica né patrocinio per l’evento del Ramo D’Oro : l’assessore Serafini impone la revoca al municipio Medio Levante

Serafini: "L'associazione è in contrasto con i valori della mozione approvata a Tursi, potrà svolgere iniziative in luoghi privati"

elisa serafini

Genova. “Gentile presidente Vesco, in riferimento a quanto ricevuto comunichiamo che la concessione di patrocinio e sala all’Associazione Il Ramo D’Oro, risulta in contrasto con la mozione di Consiglio Comunale approvata il 23/1/2018 – 0095 (del 12/12/2017). Preghiamo quindi di intervenire a revoca del patrocinio”. Così questo pomeriggio, dopo la segnalazione del consigliere comunale del Pd Alessandro Terrile ripresa da Genova24, l’assessore comunale alla Cultura Elisa Serafini ha revocato il patrocinio e la sala all’evento del Ramo D’Oro che avrebbe dovuto tenersi sabato 7 aprile alle 16.30.

“Abbiamo chiesto al Municipio Levante di revocare il patrocinio e l’uso di sale pubbliche all’associazione il Ramo d’Oro in quanto in contrasto con la mozione di Consiglio Comunale approvata lo scorso gennaio, che limita e regola la concessione di spazi e risorse pubbliche – spiega l’assessore Serafini – l’associazione Il Ramo d’Oro potrà svolgere le proprie attività, in spazi privati”.

A denunciare il fatto che il Municipio Medio Levante aveva concesso sala e patrocinio – che deve però sottostare a un via libera del Comune – a un’associazione culturale esplicitamente vicina ai movimenti di estrema destra era stato oggi il consigliere del Pd Alessandro Terrile che aveva presentato un’interrogazione scritta proprio all’assessore alla Cultura di Tursi. “La responsabilità è del municipio – aveva spiegato Serafini appena appreso della mozione – noi come Comune abbiamo ricevuto indicazioni di un ‘pacchetto di eventi’ che comprendevano presentazioni di libri e attività che apparivano del tutto legittime”. L’assessore si era ripromessa di verificare la situazione e così ha fatto, decidendo nel giro di un paio d’ore di revocare il patrocinio e così lo spazio.

Il ramo d’Oro, che ha sede in corso Buenos Aires, si autodefinisce sul suo sito un’associazione che si occupa della “diffusione della cultura anticonformista e del pensiero Tradizionale”: in passato prima dell’apertura delle sedi di Casapound o Lealtà Azione ha invitato molto spesso i loro esponenti di spicco per iniziative condivise. Proprio scorrendo il sito dell’associazione è facile avere prova della vicinanza con i movimenti di estrema destra. Come ha mostrato lo stesso Terrile: “Sul sito del Ramo d’oro si viene invitati a donare il 5 per mille a tre organizzazioni benefiche: l’Associazione Fiamme Bianche R.S.I., la Fondazione Repubblica Sociale Italiana e l’Isola delle tartarughe Onlus, a cura di Casa Pound”.

La revoca di oggi è la prima conseguenza della mozione approvata il 23 gennaio alla quasi unanimità dai consiglieri di Tursi che subordina la concessione di spazi pubblici a una “dichiarazione esplicita di rispetto della dignità e della libertà della persona, dei valori antifascisti, non violenti, antisovversivi, antiterroristici, antieversivi e antintegralisti”.

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