Pd, Renzi: "pari dignità alleati, pronti a lotta"

(ANSA)
FIRENZE – Il Pd è “ontologicamente diverso da loro”, “dal Movimento cinque stelle e dal centrodestra”, e pronto a “lottare”. I due competitors sono stati “sgamati”: “Oggi si è capito che su Internet M5s e Lega escono con gli stessi codici, una cosa enorme, utilizzano le stesse infrastrutture della rete”, “vi abbiamo sgamato amici dell’opposizione”. Chiude così Matteo Renzi la tre giorni della Leopolda a Firenze guardando già alla campagna elettorale.

“Brucia” ancora la sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre dell’anno scorso, è stato “un fallimento e una sconfitta” ma “lo rifarei” perchè era nell’interesse del Paese. Il Pd c’è, “nonostante un anno difficile” e “tutto quello che ci hanno fatto nell’ultimo anno siamo ancora qui e siamo più forti” dice il segretario davanti una platea che segna il tutto esaurito in una edizione bollata da qualcuno come “in tono minore” o con pochi “vip”. Ma quello che conta, sottolinea chiaramente anche il ministro Graziano Delrio, sono le “persone comuni, sono loro i veri vip” e grazie a loro “la vittoria è vicina e possibile”.

Sulle fake news nessuna “nuova legge” e nessuna “censura”, assicura Renzi ma “ogni 15 giorni il Pd presenterà un rapporto su tutte le schifezze che troviamo in Rete” e il candidato alla premiership per il Movimento cinque stelle Luigi Di Maio che invoca la vigilanza dell’Osce per garantire la regolarità del voto “dovrebbe fare una telefonata anche alla Casaleggio” visto che “i suoi amici continuano a postare schifezze”.

“Noi non siamo interessati a chiudere nulla, a fare leggi o a censurare, ma tutto questo deve servire a educare per essere responsabili”, evidenzia Renzi. Ora però, invoca, “mettiamoci nella modalità campagna elettorale” e “smettiamola di litigare da mattina a sera”, “dobbiamo essere orgogliosi di quello che siamo”.

“Basta litigare e basta con il congresso permanente” prosegue Renzi, alzando la voce tra gli applausi del popolo della Leopolda. La coalizione? Renzi non nomina mai i big di Mdp, si limita a osservare con una battuta che “la sinistra cambia nemici ogni anno, io sono fuori categoria ma noi non abbiamo nemici”. Che l’accordo con gli ex Pd si faccia o meno Renzi declama che tutti gli alleati avranno “pari dignità” ma chi non ci sta avrà “rispetto” e non “rancore”. La rivalità tra Boschi e Lotti di cui scrivono i giornali? “Conoscendoli è impossibile”, sono solo “polemicucce”.

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