Russia '18, Italia ripescata? Una carta da giocare per Tavecchio

di NICOLA ZUCCARO - I venti di guerra fra Arabia Saudita e Iran, ai quali potrebbero seguire quelli che interessano la Corea del Sud (anch'essa qualificata ai prossimi Mondiali di calcio), potrebbero soffiare a favore dell'Italia. Nei giorni successivi al mancato accesso alla fase finale della Coppa del Mondo (14 giugno-15 luglio 2018 in Russia) da parte della Nazionale, essa potrebbe essere inaspettatamente ripescata, qualora, nei prossimi mesi le tensioni precedentemente menzionate, dovessero degenerare in un conflitto.

Dinanzi a questo quadro, ipotetico quanto catastrofico e che impone l'utilizzo del condizionale, la FIFA impugnerebbe l'art.7 del Regolamento che dispone la cancellazione dall'elenco delle selezioni qualificate, quelle nazioni che vivono gravi situazioni di ordine sociale e politico sia interno che esterno. Se questo scenario dovesse estendersi anche alle già precarie condizioni civili del Senegal e dell'Egitto, la Federcalcio italiana avrebbe una speranza in più e non solo perchè a tutt'oggi la rispettiva Nazionale resta fra le migliori 9 seconde di ciascun Girone di qualificazione ma anche per gli elogi guadagnati dalla Figc e di riflesso da Tavecchio da Gianni Infantino (Presidente FIFA) per essere stata fra le prime Federazioni ad applicare la Var.

E, in attesa del Consiglio Federale convocato per le ore 12 di lunedì 20 novembre a Roma, l'indiscrezione emersa sulla 'rete' nei giorni scorsi potrebbe respingere al mittente le richieste di dimissioni ad indirizzo di Carlo Tavecchio, pervenutegli già subito dopo il triplice fischio di Italia-Svezia, alla luce della stima che l'attuale N.1 del calcio italiano ha riscosso, negli ultimi mesi, dal suo omologo mondiale.

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