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Quisquilie & Pinzellacchere: contro la burocrazia. Nr. 12

Le notizie, oggi, invecchiano prima del latte di giornata e perciò preferisco scrivere di fatti di qualche giorno (non secoli) su cui può essere utile tornare.

di Franco Novembrini - martedì 25 settembre 2018 - 3515 letture

BOLDRINI-ALITALIA- L’on. Boldrini doveva ritornare a Roma in aereo con un volo Alitalia da Savona, dove si era recata per una causa contro un suo accusatore. Poco dopo un imprenditore della zona, Paolino, litiga con il personale di volo dicendo che il posto, in una classe privilegiata, è stato assegnato a lui e che, per farglielo cedere, avevano detto che sarebbe stato occupato da un portatore di handicap.

Per farla breve, se le cose sono andate così, io tendo a credere che tutto si sia svolto all’insaputa della on. Boldrini per due ragioni: la prima è che l’aeroporto di Savona è a un tiro di schioppo dall’ASA (Albenga Scaiola’s Airport) che in Italia passa per il principe degli ’’insaputi’’ e, la seconda, che l’Alitalia che tanti soldi e tanti disagi ha creato agli italiani, compreso all’ASA, venuta a conoscenza che un onorevole prenotava un posto su un suo volo, abbia come è sempre stata consuetudine in quella compagnia, sentito il dovere di farle trovare un posto privilegiato.

Se qualcuno avesse la voglia di documentarsi, troverebbe episodi ben peggiori di questo compiuti dalla nostra compagnia di tutte le bandiere. Come sommesso consiglio alla deputata di LEU, direi di denunciare lei l’eventuale raggiro.

LEU: GRASSO E BERSANI - Se non bastasse il risultato disastroso delle elezioni del 4 marzo, i cespugli della sinistra litigano fra di loro per i motivi più futili. Il presidente Grasso ha rimbrottato Bersani di essere troppo concentrato sull’immaginifico congresso del PD. I due onest’uomini non hanno ancora fatto i conti con quanto hanno voluto esprimere con il voto gli italiani e parlano, come da una cinquantina di anni fanno i ’’compagni’’ della III Internazionale, di Lotta comunista e dei gruppi Marxisti-leninisti, che ancora dimostrano di esserci con i loro giornaletti che distribuiscono casa per casa.

Il risultato delle elezioni ha detto chiaramente che molti dei vecchi dirigenti hanno fatto il loro tempo e che dovrebbero ritirarsi. Certo Grasso e Bersani dovrebbero farlo avendo creduto e operato in buona fede e con onestà, mentre dubbi pesanti si possono avere sull’operato dei vari rivoluzionari come Bertinotti, D’Alema e Veltroni sulla cui probità nutro qualche sospetto e il loro ’’non mollare’’ mi fa pensare ad una voglia di regolamento di conti.

CONGRESSO DEL PD Il PD o quello che ne resta, fa come se non ci fossero state i disastrosi risultati a partire dal referendum sulla Costituzione, alle amministrative e alle ultime politiche. Litigano su un congresso organizzato circa un anno dopo l’ultima batosta elettorale, come se fossimo ai tempi dell’Unione Sovietica, con gli stessi metodi e le stesse lotte intestine però in scala microscopicamente più piccola, e con ’’appetiti’’ smisurati.

Come fanno a non rendersi conto che, in un anno in cui la parte migliore ancora credeva nella sinistra, sta emigrando verso altri lidi o verso l’astensionismo, lasciandoli soli con una folta schiera di arrivisti che sperano in posti e prebende che il partito non potrà più garantirgli.

I BIBI’ & BIBO’ DELLA POLITICA Nel trafiletto più sopra ho scritto di Veltroni e D’Alema, che per me sono come i Bibì&Bibò della politica italiana e, avendo Bibì (Veltroni) fatto dichiarazioni sullo stato del PD, secondo me preagonico, Bibò (D’Alema) non poteva non intervenire per certificare la sua esistenza. Lo ha fatto con un soliloquio alla festa dell’Articolo 1 riscoprendo Carlo Marx che, secondo lui, è una miniera d’oro. Peccato che, quando è stato presidente del Consiglio, non si sia ricordato di questo Klondike letterario ed abbia indicato quali fari del suo operare Tony Blair, Zapatero, la famiglia Clinton e chiunque di qualsiasi paese avesse un piccolo successo elettorale. Senza dimenticare le teste d’uovo del suo staff e dei vari ’’capitani coraggiosi’’, rimaste solo in veste di macerie materiali e morali.

Un consiglio: torni a viaggiare, a veleggiare ed a curare le vigne, noi faremo a meno di questo novello Coriolano del suo doppio VW.


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