Gerusalemme: uno striscione di tifosi apre un caso diplomatico tra Algeria e Arabia Saudita
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Gerusalemme: uno striscione di tifosi apre un caso diplomatico tra Algeria e Arabia Saudita

I sostenitori di una squadra della seconda divisione algerina sbeffeggiano il re Salman e Donald Trump, facendo infuriare Riad e costringendo il premier Ouyahia a scuse ufficiali

Lo striscione che ha scatenato una polemica tra Riad ed Algeri
Lo striscione che ha scatenato una polemica tra Riad ed Algeri
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20 Dicembre 2017 - 09.37


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Una immensa tela, srotolata nel corso di una partita di calcio della seconda divisione della Lega di calcio algerina dai tifosi dell’Ain M’lila, ha innescato un caso diplomatico clamoroso quanto imbarazzante che ha costretto nientemeno che il primo ministro di Algeri, Ahmed Ouyahia, a presentare ad una inferocita Riad le scuse del popolo e del governo.
Il motivo scatenante della vicenda è che i tifosi hanno ritratto una unica testa, egualmente divisa a metà tra quelle del re saudita Salman e del presidente americano Trump, sullo sfondo inequivocabile della moschea di al Aqsa per dimostrare la rabbia contro la decisione degli Stati Uniti di spostare la loro ambasciata a Gerusalemme.
Di fronte alla dura protesta dell’Arabia Saudita, Ouyahia – come ha riferito in un tweet l’ambasciatore Samy Salah – ha presentato scuse ufficiali al presidente del Consiglio della Shura (il massimo organismo collegiale saudita), Cheikh Abdellah ben Mohamed Ibrahim Al-Cheikh.
L’Algeriacon il ministro della Giustizia, Tayeb Louh, ha annunciato che una inchiesta era già in corso per quello che ha definito ”un atto isolato ed individuale”. Anche se la grandezza della tela in questione e le modalità con cui è stata mostrata qualche dubbio sulla reponsablità di un singolo lo lasciano.

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