Antonio Cassano Francesco TottiGetty Images

Cassano fa autocritica: "Potevo essere Messi. I giovani di oggi pensano solo ai videogiochi"

Si è ritirato. Forse. Ma Antonio Cassano non ha certo smesso di fare notizia per le dichiarazioni show che l'hanno sempre contraddistinto. Stavolta l'ex (?) calciatore barese ha detto la sua sull'attuale Serie A e i giovani presenti in Italia. Parole al miele? Tutto il contrario.

Cassano ha messo a confronto sè stesso e i giocatori del 2017, citando il grande amico Totti come suo solito. Anche un po' di autocritica per il classe 1982 ai microfoni di 'Rai Sport', convinto di essersi accontentato durante la sua carriera. E di aver sprecato un grande talento.

"Giocatori giovani come me e Totti giocavamo in strada, rincorrevamo il pallone tra le macchine" ha evidenziato Cassano. "Oggi, invece, è diverso. Tutto molto inquadrato, tutti con i loro ipad e videogiochi. Il calcio non è un hobby per chi fa questo mestiere, ma è passione e divertimento".

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Tanto divertimento per Cassano durante la sua carriera. Forse troppo: "Sono problematico, dipende da come mi sveglio. Avevo questo fatto di non volermi allenare e di mangiare come volevo e mi sono rovinato da solo. Ho giocato nelle migliori squadre del mondo, come Real, Inter e Milan. Se avessi avuto un'altra testa oggi giocherei su Marte, sarei come Messi, Neymar e pochi altri".

Neymar e Messi, come noto, non giocano in Italia: "Ad oggi sto vedendo un’involuzione clamorosa da noi. C’è solo organizzazione, ma manca il talento. Le partite della Serie A mi annoiano, vedo solo gare tra scapoli e ammogliati. Poi sento le dichiarazioni di Ventura e gli altri che parlano di nuove generazioni, mi chiedo se anche l’Italia ce l’ha. I talenti li vedo in Spagna e Brasile".

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