El Shenawy - EgyptGetty Images

El-Shenawy rifiuta il premio MVP per colpa dell'alcol: Harit lo accetta

Calcio e religione, nuovo capitolo. Dopo il Ramadan interrotto da Salah per la finale di Champions League tra il suo Liverpool e il Real Madrid, arriva la decisione del portiere egiziano Moham El-Shenawy al Mondiale 2018: rifiutato il premio come miglior giocatore del match perchè questo è sponsorizzato dalla Budweiser.

El-Shenawy, musulmano, è infatti contrario a ogni genere di cosa che abbia a che vedere con l'alcool: il portiere dell'Egitto ha così rifiutato il premio per la sfida contro l'Uruguay, scusandosi con l'addetto alla premiazione dopo l'1-0 in cui l'estremo difensore è stato protagonista assoluto.

Al Mondiale sono diversi i giocatori musulmani presenti, non solo nelle Nazionali africane e del Vicino Oriente: eppure nonostante tutto c'è chi ha deciso di accettare il premio nonostante sia un credente, con convinzioni diverse dal collega El-Shenawy.

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Amine Harit , gioiello del Marocco, ha vinto il premio come MVP nella gara contro l'Iran, anche in questo caso persa dalla sua Nazionale: il giocatore dello Schalke diversamente da El-Shenawy ha accettato il premio presentato dalla famosa marca di birra.

Ad ognuno le proprie idee, e così El-Shenawy e Harit hanno preso decisioni diverse nonostante entrambi seguano la stessa religione: una questione che sicuramente tornerà di moda per la gara tra Egitto e Arabia Saudita nel gruppo A, ma anche per le prossime sfide che vedranno impegnate le Nazionali a maggioranza musulmana.

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