Rohingya MyanmarGetty

Polemiche per il Leeds: tour nel Myanmar in guerra civile

Si sa, la fine del campionato è uno dei momenti migliori per affrontare una tournée internazionale, soprattutto se ben remunerata: a maggior ragione per le squadre inglesi, data la loro enorme popolarità in Asia. Il Leeds United, squadra dal passato glorioso ma ultimamente un po' appannato, attualmente senza infamia e senza lode nel mezzo della classifica del Championship, ha pensato bene di accettare la proposta della Federcalcio del Myanmar, ex Birmania, Paese del Sudest asiatico compreso tra Bangladesh (a ovest) e Thailandia (a est).

In Myanmar il Leeds United giocherà due partite amichevoli, una contro la selezione dei migliori giocatori del campionato locale e l'altra contro la Nazionale, attualmente classificata al 135° posto del Ranking FIFA. Sulla carta, una normale tournèe esotica: il problema però è che il Myanmar è uno dei luoghi meno sicuri al mondo, dal momento che il Ministero degli esteri britannico "sconsiglia di recarsi nel Paese salvo casi estremamente necessari".

Anche la Farnesina, nel sito "Viaggiare sicuri", evidenzia come "la situazione generale di sicurezza risenta fortemente del contrasto tra le autorità centrali a maggioranza Bamar e gli altri gruppi etnici. A ciò si aggiungono le tensioni di matrice religiosa tra minoranza musulmana e maggioranza buddista i cui eccessi si sono spesso tradotti in episodi di violenza".

In particolare, la maggiore attenzione della comunità internazionale è legata alle sorti della minoranza musulmana Rohingya, al centro di una vera e propria "pulizia etnica" che ha costretto all'esilio in Bangladesh quasi 700.000 persone da Agosto 2017 a oggi.

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