Don Andrea Cristiani: "Anche papa Francesco metterà il cuore in campo"

Sabato 28 ottobre tutti all’Arena Garibaldi per Metti in campo il Cuore. Nazionale Cantanti con Nazionale Calcio Tv. Ecco una breve intervista a don Andrea Cristiani, fondatore del Movimento Shalom.

Come è nata l’idea di fare la partita tra Nazionale cantanti e calcio Tv?
Il nostro Movimento ha fatto un evento simile lo scorso anno ad Empoli e sinceramente fu un successo inaspettato nonostante quella sera fosse un “tempo da lupi”. Abbiamo pensato allora in accordo con la Nazionale cantanti di ripetere l’evento”metti in campo il cuore” su Pisa poiché sappiamo che questa città ha una bella tradizione di solidarietà e di attenzione al sociale. Questa volta l’evento si è arricchito ancora di più con la partecipazione della Nazionale calcio Tv e di Paolo Bonolis che nell’occasione disputerà il IV memorial in ricordo del padre.

A cosa serviranno i soldi raccolti?
Serviranno per garantire scuola, alimentazione e cure mediche a tanti bambini che non possono avere un’istruzione, ne avere da mangiare, ne assistenza sanitaria. Investire per loro, oltre a essere un’azione doverosa di giustizia, ci sembra anche un modo concreto di aiutarli a vivere dignitosamente nelle loro terre. In più insieme all’amministrazione comunale e alla società della salute sosterremo dei progetti sociali legati all’infanzia sul territorio pisano.

Perché è importante partecipare?
Esserci è fondamentale, non tanto per il contributo economico. Ma è una scelta di campo. Venire allo stadio il 28 ottobre vuol dire essere dalla parte dei poveri, essere per la pace e la giustizia, credere che nonostante tutto il bene è maggioritario e l’egoismo, le discriminazioni, le divisioni, il razzismo sono da combattere … è credere ancora che dentro l’uomo c’è sete e fame di giustizia e di pace.

Quando con gli Shalom abbiamo incontrato papa Francesco, il Santo padre mi disse insistentemente “continuate così… continuate così…” ed è quello che stiamo facendo ogni giorno, per questo sono convinto che sabato prossimo all’Arena Garibaldi anche il Papa, insieme ai cantanti, agli artisti e a tutti gli spettatori presenti, metterà il “cuore in campo” come fa ogni giorno con il suo esempio e le sue parole.

Che cosa vuol dire ai pisani come ultimo appello?
Un ultimo appello a tutti i pisani, ai tifosi, ai ragazzi delle varie società sportive e delle scuole, alle associazioni ai singoli cittadini, ma anche a tutti gli abitanti sia della provincia di Pisa che a quelli di Livorno: ritroviamo insieme il valore dell’unità e dello stare insieme a vedere una partita con serenità, abbattendo muri e divisioni, rompendo gli steccati delle nostre coscienze per riscoprire il gusto di ritrovarci per una serata di festa, di spettacolo, di allegria in nome della pace e della fraternità. Lasciatemi ringraziare infine tutti i partner di questa iniziativa, in particolare il comune di Pisa e la Società della salute, le federazioni sportive (Figc, Csi, Coni, Uisp), il Pisa, le associazioni di volontariato, le scuole e le aziende sponsor. Ci sono ancora alcuni giorni e la febbre da partita del cuore sta salendo. Forza avanti insieme ce la faremo a riempire l’Arena Garibaldi!

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