Consegnato a Frida l'immobile confiscato alla mafia a Capanne: diventerà un centro antiviolenza

(foto gonews.it)

Ratificato a Montopoli il contratto di comodato gratuito: le foto e le dichiarazioni dei protagonisti


Nascerà un centro antiviolenza a Montopoli in Val d'Arno, l'Associazione Onlus Frida - dal 2008 attiva per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne - nei prossimi mesi aprirà una sede in via Trento, 9 nella frazione di Capanne. L'indirizzo è tristemente noto perché lì viveva Vincenzo Aiello con la propria famiglia. Aiello è attualmente in carcere a Parma perché luogotenente di Nitto Santapaola, uno dei boss mafiosi più pericolosi in Sicilia. Il bene immobile venne confiscato il 2 dicembre 2015 e da allora è partito il lavoro del Comune di Montopoli per affidare l'ex appartamento a Frida.

Oggi, lunedì 13 novembre, è stato firmato il contratto di comodato gratuito, che avrà durata fino al 31 dicembre 2020. Il responsabile del settore patrimonio del Comune Gino Benvenuti, la presidentessa di Frida Elisa Forfori e il responsabile amministrativo della Società della Salute del Valdarno Inferiore Annalisa Ghiribelli hanno ratificato l'accordo. L'immobile al momento è spoglio e a breve inizieranno i lavori. La speranza di Frida è di essere già operativi nel 2018, dato che a marzo si festeggerà il decennale dell'associazione.

Fin da dicembre 2015 era nota la volontà del Comune di Montopoli di un riutilizzo sociale della casa. Lo stabile adesso sarà utilizzato in favore della collettività. Tutti i passaggi tra Prefettura e Consiglio comunale sono stati ultimati e adesso le chiavi della struttura di via Trento sono in mano a Frida. Per ora l'immobile è vuoto, poiché i beni all'interno sono stati portati via dagli Aiello. La Società della Salute interviene, invece, in quanto gestore dei servizi socio-assistenziali e titolare della convenzione con l'associazione per la gestione del centro antiviolenza.

Frida ha quindi adesso cinque sportelli nella Zona del Cuoio e, nei primi dieci mesi del 2017, ha assistito ben 150 donne nell'area succitata. La nuova sede avrà una parte dedicata al sostegno e alla consulenza e anche un'ala per accoglienza e ospitalità: potranno usufruirne le donne costrette ad abbandonare la propria casa. Per quanto riguarda i lavori interni, a breve ci sarà il via, ma la presidentessa Forfori ci ha tenuto a fare un appello ai montopolesi, e non solo: "Se qualcuno ha dei beni mobili da donare, può rivolgersi a noi".

Grande soddisfazione da parte dell'amministrazione comunale. Presenti alla firma il sindaco Giovanni Capecchi e la vice Linda Vanni. "Riportiamo la legalità, diamo un segno tangibile affinché si possa restituire uno spazio alla legalità. Non è stato facile questo passaggio, la burocrazia ha fatto ritardare l'operazione. Siamo fieri di Frida perché contrasta un fenomeno ignobile, e da ora può farlo anche a Montopoli" ha asserito Capecchi.

Gianmarco Lotti

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