Banca Etruria, dalla Commissione d'inchiesta: "Agì tacendo le criticità"

(foto gonews.it)

Arrivano novità su Banca Etruria dalla Commissione d'inchiesta sulle banche. Stando al dg della Consob Giuseppe D'Agostino, l'istituto nel 2012-13 avrebbe operato e sollecitato il pubblico risparmio "senza un quadro informativo corretto circa le criticità in cui si trovava". Inoltre le operazioni per 320 milioni di euro complessivi sono state effettuate "tacendo criticità e anomalie di cui la Banca aveva avuto consapevolezza".

Nel mirino anche il passaggio di due dirigenti Consob a Banca Etruria. Si tratta di Massimo Tezzon, ex dg, e di Claudio Salini, ex capo divisione mercati, entrambi passati dall'authority all'istituto di credito prima della norma della legge Madia sull'incompatibilità. D'Agostino, a tal proposito, ha affermato: "Non ha condizionato gli esiti e la valutazione della vigilanza".

Ha parlato anche Giuseppe Vegas, presidente Consob. "Il ministro Boschi mi ha illustrato una situazione che riteneva inadeguata rispetto al matrimonio della banca con Vicenza. Non ha chiesto nessun intervento" ha detto Vegas. Il presidente della Commissione Pier Ferdinando Casini è intervenuto per porre fine al dibattito e dire che la stessa domanda sul rapporto Boschi-Vegas era stata fatta troppe volte, per ultima da Carlo Martelli del M5S.

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