Un volume per ricordare Vasco Simoncini il vicario giornalista

Vasco Simoncini

Sarà presentato martedì 13 marzo alle 21,15 nell’aula magna del seminario


Vasco Simoncini

Sarà presentato martedì 13 marzo 2018 alle ore 21,15 nell'aula magna del seminario a San Miniato il volume "Attualità e profezia negli scritti di Vasco Simoncini" (FM Edizioni), a cura di Fabrizio Mandorlini, con le introduzioni del vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca (che interverrà all'incontro), di Elisabetta Cosci vice presidente nazionale dell'Ordine dei Giornalisti e di don Adriano Bianchi presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici. La serata è coordinata e promossa da Ucai San Miniato.

Mons. Vasco Simoncini fu vicario generale della diocesi di San Miniato e giornalista di razza.

Come ricorda don Adriano Bianchi, Presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici, mons. Vasco Simoncini fu uno dei fondatori della FISC oltre 50 anni fa. Della generazione di don Peradotto, don Cacciami e don Donnini immaginò con gli altri quello che poi sarebbe stato il Sir (Servizio di Informazione Religiosa, l'agenzia di Stampa della Cei).

Vasco Simoncini

Vasco Simoncini

Lo fece nello stile dell’amicizia e della condivisione che caratterizza da sempre il cammino della federazione e nella logica del servizio al bene dei nostri giornali. Lo fece col suo giornale con lungimiranza e creatività. La “bussola” di un giornalismo di vicinanza e di prossimità è visibile nei suoi scritti. Davanti alle esigenze del tempo contribuì al percorso della delegazione Toscana e che portò alla nascita di Toscana Oggi".

"Nel libro - spiega il curatore Fabrizio Mandorlini - sono riproposti dopo una lunga e accurata selezione cinquanta scritti che tracciano un profilo sacerdotale, umano e culturale della persona composti in un lungo arco temporale. Sono stati proposti per temi: la diocesi, l'informazione, la Stella Maris, il Dramma Popolare, la politica, i sacerdoti per individuare con chiarezza gli ambiti della sua azione, a cui si aggiunge un innato senso civico che lo ha visto partecipe attivo in enti e istituzioni della città di San Miniato. Nelle pagine del libro sono riprodotte alcune opere realizzate per l'occasione dagli artisti Luca Macchi e Sauro Mori oltre a quelle che realizzò Dilvo Lotti in occasione del giubileo sacerdotale di Simoncini nel 1993".

Vasco Simoncini con il Vescovo Ricci

Vasco Simoncini con il Vescovo Ricci

Il vescovo di San Miniato +Andrea Migliavacca nell'introduzione spiega che anche recentemente in Lombardia gli hanno ricordato la figura di Simoncini.

"Di lui mi hanno parlato vari sacerdoti e laici che gli sono stati vicino e hanno accompagnato il suo ministero di prete sapiente e fedele; solo pochi giorni fa, in occasione della beatificazione di Teresio Olivelli a Vigevano, il vescovo ausiliare di Milano mons. Stucchi mi raccontava di un convegno per direttori della stampa cattolica celebrato proprio a San Miniato, a cui lui era presente, ricordandomi la regia e la presenza di mons. Vasco Simoncini.

L’eco che ci accompagna ci porta anche la notizia della attenzione che nutriva per una Chiesa che si aprisse agli altri e al mondo: è in questa direzione che si comprende la passione e la dedizione del Simoncini giornalista e del Vicario Generale impegnato quale Presidente nella importante istituzione Stella Maris".

Anche l'Ordine Nazionale dei Giornalisti ha fornito un contributo nel libro per voce di Elisabetta Cosci, vicepresidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Scrive: "Questa pubblicazione, curata da Fabrizio Mandorlini, che ripropone una selezione di articoli di Vasco Simoncini, prete e giornalista, è oggi quanto mai significativa e attuale.  Don Simoncini ha rappresentato con il suo operato il valore della territorialità, quale presidio democratico imprescindibile della libera informazione".

L'appuntamento è per la presentazione del libro martedì 13 marzo alle ore 21,15 a San Miniato nell'aula magna del Seminario.

Vasco Simoncini

Vasco Simoncini

Breve scheda biografica su mons. Vasco Simoncini

Nato a Tripalle, una frazione del Comune di Crespina nella provincia pisana il 22 novembre 1920, entrò nel 1932, durante l’episcopato del vescovo Ugo Giubbi, in seminario a San Miniato e fu ordinato sacerdote il 27 giugno 1943. Subito in parrocchia a Parlascio, un piccolo paese della Val d’Era, prima come vicario ausiliare poi, fino all’ottobre del 1948, come parroco. Contemporaneamente venne nominato cappellano a Casciana Terme. Sono gli anni della guerra e il giovane sacerdote si prodigò a portare il messaggio di pace e ad amministrare i sacramenti tra gli sfollati. Passato il fronte ecco che riprende possesso della modesta canonica dando vita ad alcuni gruppi giovanili.

Il primo gennaio 1949 fu nominato canonico della Cattedrale, il più giovane ad avere questo titolo. A San Miniato, dove si trasferisce, insegna in Seminario e all’Istituto Magistrale, è assistente dell’Azione Cattolica e dell’Amci, si occupa dell’Ufficio Catechistico, è direttore spirituale del Seminario. Nella ricorrenza dei SS. Pietro e Paolo del 1962 è nominato dal vescovo Felice Beccaro proposto della Cattedrale e nel 1974 diviene vicario generale della diocesi per decisione del vescovo Paolo Ghizzoni.

L’11 giugno del 1986 la diocesi perdeva improvvisamente il suo vescovo, il “pastore buono” e i consultori nominarono all’unanimità Vasco Simoncini Amministratore Diocesano. Con umiltà e saggezza si prodigò per attenuare i dolori della “vedovanza”.

Viaggiò in tutta la diocesi per amministrare le cresime, senza risparmiarsi, rispose a chiunque si rivolse a lui per ascoltare, esortare, consigliare. Tutti i santi patroni delle parrocchie lo ebbero come celebrante principale.

Affrontò problemi di notevole importanza: la riduzione delle parrocchie e il funzionamento dell’Istituto diocesano per il sostentamento del Clero allora in fase di “rodaggio”. Un altro avvenimento di rilievo fu l’apertura della Casa per il clero anziano, che inaugurò il 25 agosto 1986 e dove trascorse gli ultimi anni di vita.

Il nuovo vescovo Edoardo Ricci, nel 1987, lo confermò vicario generale, incarico che svolse fino a che le forze glielo hanno permesso. Conosceva bene come nessun altro le parrocchie della diocesi, la loro storia, i loro usi e le loro tradizioni. Conosceva la gente, i paesi, i sacerdoti. E tutto ciò era utile per consigliare, scegliere, guidare. Sapeva essere punto di riferimento per tutti e, dietro alcuni lati del suo carattere che a prima vista potevano sembrare schivi e un po’ angolosi, nascondeva sempre parole moderate ed equilibrate.

Fu presidente della Fondazione Stella Maris, Vice Presidente dell'Istituto Dramma Popolare, correttore dell'arciconfraternita di Misericordia di San Miniato, Presidente del Museo diocesano d'Arte Sacra, membro dell'Ente Cassa di Risparmio di San Miniato.

Morì quindici anni fa, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2003.

Fonte: Ufficio stampa



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